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Droga. Un orvietano in carcere

Era già noto alle forze dell'ordine per reati legati agli stupefacenti. Secondo le indagini dei militari il ventottenne avrebbe fatto la spola con Perugia per tre, quattro volte a settimana per l'acquisto di quantitativi di stupefacente

ORVIETO - "Quanta mozzarella?", piuttosto che "quanto latte in polvere?" o cinque grammi di c.  Con questa terminologia partivano telefonicamente gli ordinativi di droga - cocaina soprattutto, con viaggi tre, quattro volte a settimana che si concentravano in particolare nei week end - per un gruppetto di una ventina di giovani orvietani che frequenta alcuni bar dello Scalo.  Per questo traffico che aveva un filo diretto con alcuni cittadini di nazionalità africana nel capoluogo perugino, è finito ai domiciliari nelle scorse settimane e poi da venerdì scorso in carcere per evasione, un imbianchino orvietano di ventotto anni - G.P. le iniziali - già noto alle forze dell'ordine per reati legati agli stupefacenti.  Spaccio in concorso ed evasione i reati per i quali i carabinieri della compagnia di Orvieto hanno proceduto su ordinanza del pm Calogero Ferrotti, a firma del gip Gianluca Forlani.  L'uomo era tenuto sott'occhio da tempo.  

 

Le intercettazioni telefoniche unite ad un'attività di lunga e attenta osservazione dei suoi spostamenti hanno fatto il resto.  Secondo le indagini dei militari il ventottenne avrebbe fatto la spola con Perugia per tre, quattro volte a settimana per l'acquisto di quantitativi di stupefacente che si tradurrebbero in una ventina di grammi in media ogni sette giorni.  Il giovane, ristretto inizialmente ai domiciliari, da un successivo controllo dei militari dell'Arma, non è stato trovato nella propria abitazione ed è finito così dietro le sbarre di via Roma, dove resta a disposizione del magistrato inquirente.  Sono naturalmente tuttora in corso indagini tra Orvieto e il fiorente mercato perugino per definire l'intero quadro del traffico di stupefacenti.  

Pubblicato il: 29/04/2007

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