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Vino di Orvieto, arrivata la prima tranche di fascette

Intanto cinque grandi cantine hanno stretto un accordo per fare insieme i primi concreti passi verso un'operazione di marketing e valorizzazione dell'Orvieto in termini di qualità e d'immagine

 

foto di copertina

ORVIETO - Orvieto, arrivata la prima tranche di fascette, mentre 5 aziende (Antinori, Barberani, Le Velette, Palazzone e Decugnano) fanno un passo avanti sul progetto di rilancio. E' di ieri l'attesa comunicazione del consorzio agli utilizzatori della doc che annuncia di aver ricevuto i contrassegni (al momento solo per la pezzatura da 750 dell'Orvieto) e detta i tempi per la messa in regime. C'è tempo fino al primo di giugno per l'adeguamento.

 

 La novità, deliberata dal cda del consorzio, è rappresentata dalla maggiorazione del 10% del prezzo originario delle fascette (0,008262 ciascuno oltre iva 20%). "Tale maggiorazione è destinata a coprire le spese di gestione e quelle finanziarie derivanti dall'uso dei contrassegni - spiega il direttore del consorzio Gianni Chiasso nella nota inviata agli utilizzatori della Doc -. La distribuzione agli imbottigliatori avverrà all'acquisizione dell'idoneità della partita da parte della Camera di Commercio con obbligo, per l'imbottigliatore, di comunicare al consorzio la serie dei contrassegni nel corso del suo utilizzo.

 

I contrassegni non utilizzati per la specifica partita, per la quale sono stati rilasciati, dovranno essere riconsegnati al consorzio. Le aziende che si avvalgono della pratica dell'adesivizzazione devono darne comunicazione al consorzio".

 

Nelle attese fascette (il Poligrafico deve ancora ci consegnare le restanti pezzature per la doc Orvieto e l'intera ordinazione per la doc Rosso Orvietano) si ripongono molte speranze per salvaguardare la qualità del vino orvietano. Dal punto di vista del rilancio, invece, la novità è rappresentata in queste ore dall'accordo che 5 grandi cantine hanno stretto per fare insieme i primi concreti passi verso un'operazione di marketing e valorizzazione dell'Orvieto in termini di qualità e d'immagine.

 

"L'accordo registra semplicemente un'unità d'intenti e non mira ovviamente ad escludere nessuno - puntualizza Luigi Barberani - anzi resta aperto a tutti quelli che vogliano sposare le nostre ragioni e i nostri obiettivi".    

Pubblicato il: 27/04/2007

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