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UDC. Quei varchi elettronici non s'hanno da fare

Un parere anche "tencicamente "negativo" lo esprime il consigliere regionale dell'Udc, Enrico Melasecche, in un'interrogazione urgente in Regione

ORVIETO - Il Comune si affida al Cmm senza una gara pubblica, è bufera sui varchi elettronici.  Dopo le polemiche sollevate dai commercianti e le associazioni di categoria contro gli occhi elettronici che dovranno limitare l'acceso al centro storico, adesso è sul fronte delle istituzioni che si scatena il polverone.  

Lo solleva il consigliere regionale dell'Udc, Enrico Melasecche che in un'interrogazione urgente in Regione punta l'indice contro l'esternalizzazione del servizio da parte del Comune di Orvieto senza alcuna gara ad evidenza pubblica. Circostanza questa che sarebbe censurata da recenti sentenze europee.  "La corte di Giustizia europea, il consiglio di Stato ed i tribunali amministrativi regionali hanno recentemente riaffermato il principio secondo il quale gli acquisti di beni e servizi delle pubbliche amministrazioni devono avvenire, di regola, attraverso gare ad evidenza pubblica - argomenta Melasecche - rappresentando ipotesi eccezionali gli affidamenti diretti a società interamente pubbliche, venendosi altrimenti a configurare una violazione delle norme nazionali ed internazionali sulla trasparenza e la concorrenza".  

L'affidamento in house, però, sarebbe consentito solo nel caso in cui l'ente, dice ancora Melasecche, "eserciti sulla società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi" (articolo 113 del decreto legislativo 236, 30 settembre 2003), ovvero abbia un potere assoluto di direzione, coordinamento e supervisione dell'attività della società".

In questo caso, tuttavia, il controllo sarebbe da escludere perché, spiega ancora il consigliere dell'Udc, "il soggetto cui si vorrebbe affidare il servizio è costituito in forma di s.p.a., regolata dal diritto societario, e, quindi, in termini che escludono che l'ente affidante possa esercitare su di essa un controllo analogo a quello che esercita sui propri uffici (sentenza Corte Giustizia europea, 13 ottobre 2005)".

Insomma, una bella gatta a pelare per l'amministrazione locale alle prese già con le roventi polemiche sulla spesa di 600mila per un'iniziativa contestatissima.  

In maniera polemica contro i varchi interviene anche il coordinamento di Forza Italia che indica, semmai, come priorità quello di assicurare più sicurezza ai cittadini e ai commercianti. "Invece che buttare i soldi dei cittadini per gli inutili varchi elettronici - dice il coordinatore degli azzurri Antonio Barberani - sarebbe stato certamente più opportuno installare strumenti di controllo del territorio, e, soprattutto, assumere più vigili urbani da destinare, con la loro presenza attiva, a disincentivare i malavitosi, piuttosto che a cercare di fare cassa con le multe".  "E' ora - conclude Barberani - anche di prestare un occhio più attento alle sacche di immigrazione clandestina che pure dalle nostre parti sembra si stiano dedicando ad attività illegali".

Pubblicato il: 23/04/2007

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