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La Regione a salvaguardia delle feste identitarie del territorio

Sarà istituito l'elenco regionale  delle manifestazioni storiche, delle feste e delle altre espressioni della cultura folklorica dell'Umbria

L'arte della bandiera, la musica, la danza, il costume, le arti militari e le battaglie, i giochi e i tornei, ma anche "le altre espressioni tipiche delle tradizioni storico-culturali dell'Umbria": per la Regione sono queste le forme in cui si realizzano in Umbria le manifestazioni che possono definirsi storiche, in quanto, oltre ad avere per fine "la conservazione e la valorizzazione del proprio territorio", esse rispettano, nella loro espressione artistica, culturale e folklorica, "criteri di veridicità storica". Su questa base - come prevede un disegno di legge approvato ieri (relatore l'assessore alla Cultura Silvano Rometti - sarà istituito un "elenco regionale  delle manifestazioni storiche, delle feste e delle altre espressioni della cultura folklorica dell'Umbria". Un posto speciale spetta ai Ceri di Gubbio, a cui il disegno di legge riconosce esplicitamente il valore della "più arcaica espressione culturale dell'identità regionale".
Si tratta di un provvedimento - ha spiegato l'assessore Rometti - che modifica la vecchia legge n.22 del 1985. Con esso la Regione "riconosce le manifestazioni storiche, le feste e le altre espressioni della cultura folklorica quali espressioni del patrimonio artistico e culturale della comunità regionale, e ne promuove la valorizzazione al fine di migliorare la conoscenza del territorio e lo sviluppo del turismo culturale". Per promuovere tali finalità, sono previste forme di collaborazione della Regione con gli enti locali territoriali ed altri soggetti pubblici e privati.

Pubblicato il: 23/04/2007

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