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Alessandro Pongelli accusato di falso e peculato

Con queste ipotesi di reato la procura di Orvieto ha chiuso in questi giorni il fascicolo d'indagine a carico del notaio orvietano

ORVIETO - Peculato e falso in atto pubblico.  Con queste ipotesi di reato la procura di Orvieto ha chiuso in questi giorni il fascicolo d'indagine a carico del notaio orvietano Alessandro Pongelli arrestato il 10 ottobre scorso dalle fiamme gialle per non aver versato (e in parte per averlo fatto in ritardo) 900mila euro di soldi pubblici, tra gennaio 2004 e settembre 2006. Restano ora una ventina di giorni per il notaio se volesse chiarire ulteriormente la propria posizione di fronte all'accusa.  Al termine verrà fissata l'udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio.  

 

La vicenda era esplosa con grande clamore cittadino ad ottobre. Allo sbigottimento fece subito seguito un interrogativo. Ovvero come abbia fatto per due anni il notaio a non versare le imposte dovute all'Erario senza che nessuno se ne accorgesse.

 

E' effettivamente l'altra faccia della medaglia quella sulla quale da qualche mese, per non dire da subito, si sta appuntando l'interesse della procura che, se adesso chiude le indagini preliminari sul notaio, lascia aperte quelle nei confronti di presunti complici che potrebbero averlo agevolato a non far emergere i mancati versamenti. Insomma, ci sono ottime possibilità che compaiano altri indagati nella vicenda anche se ufficialmente non trapela nulla dalla procura.

Pubblicato il: 23/02/2007

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