Tu giullare di un Dio In cui non crediamo
Fausto Cerulli
Forse vuoi essere fatto
santo subito, mio quasi
figlio miscredente
con temperanza
cortese. Hai risanato
il ginocchio malato
della donna che pi?
ti ha amato dopo
tua madre; hai fatto
apparire, su un banale
display di un oggetto
banale come un qualsiasi
cellulare, frasi di donne
Innamorate di te,
che ti dicevano grande
uomo; e tu mi stringevi
il ginocchio e mi dicevi
all?orecchio ?Fausto,
ma queste delirano?.
Poi, tu giullare di un Dio
In cui non crediamo,
tu, novello Francesco
d?assisi, hai rubato
l?immagine di un
cerbiatto; ed hai schernito
le luci dei fari, attraversando
la strada con passo
calmoelegantesapiente;:
ci hai regalato il tuo
spirito che usciva indenne
da una macchina
fracassata; ci hai detto,
ma questo lo sapevamo,
che non sei morto.
Forse sei rintanato
In qualche bosco
sopra Bolsena,
matto cerbiatto
della nostra speranza.
Adesso stai esagerando;
vuoi essere santo subito,
santo Francesco del sax.
Pubblicato il: 27/06/2008