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Il ruolo dell?opposizione sulla situazione dell?Ospedale di Orvieto

di Guido Turreni, Forza Italia Orvieto

di Guido Turreni, Forza Italia Orvieto

 

Ho letto sconcertato le affermazioni del sindaco, secondo cui sarebbe da irresponsabili ?mettere in piazza i problemi dell?Ospedale?, perch? si farebbe il gioco dei territori limitrofi che mirano al depotenziamento della nostra struttura ospedaliera.

In pratica costoro cercano di tapparci la bocca, accusandoci di tradimento (fare il gioco di?) su un problema serio della citt?, che riguarda tutti e che si trascina da anni.

Sembra, in altri termini, che costoro ignorino, o facciano finta di ignorare il ruolo dell?opposizione in ogni civilt? democratica, che ha il DOVERE di criticare e di denunciare alla pubblica opinione ci? che l?Amministrazione fa male o non fa per niente, ma soprattutto fanno finta di ignorare la storia della sanit? orvietana, turlupinata da sempre da vane promesse, da depotenziamenti gi? ampiamente consumati nel silenzio delle stanze dei bottoni.

Sar? il caso di rinfrescargli un po? la memoria.

Cominciamo con il ricordare la soppressione della nostra USL, voluta da Bracalente ?in via sperimentale?, con la complicit? di Cimicchi e di tutta la sinistra locale, che ci volevano far credere che la sanit? orvietana avrebbe perso la USL, ma ci avrebbe guadagnato in termini di servizi con i risparmi ottenuti.

Da subito, all?opposizione, gridammo solitari allo scandalo e alla frode (allora anche Conticelli taceva), perch? se si doveva sopprimere la USL orvietana per risparmiare (che fra l?altro era l?unica con i conti a posto), allora dovevano essere soppresse anche quella di Citt? di Castello e di Foligno.

I sospetti di allora si sono materializzati negli innegabili dati di fatto di oggi, perch? la ?sperimentazione della soppressione? fu soppressione e basta, i servizi non migliorarono affatto, e soprattutto la unica Usl soppressa ?in via sperimentale? fu la nostra.

Poi c?? stato il grande inganno del Piano Sanitario Regionale, che ci aveva promesso, scritto nero su bianco, un Ospedale dell?Emergenza Urgenza, con l?eliporto, con la rianimazione, con un numero impressionante di medici e paramedici.

Dopo cinque anni dall?approvazione del Piano Sanitario, non avevamo nemmeno i medici per la guardia notturna, dell?eliporto (o meglio dell?elisuperficie) non si parlava pi? da tempo, mentre gli infermieri erano pressoch? esasperati dalle turnazioni, con in pi? l?assurdit? veramente ridicola di un ospedale dell?urgenza costretto a ?chiusure estive? per le sacrosante ferie di chi lavora.

Poi fu l?opposizione, e solo lei (FI e AN), con l?auito della Stampa, a far emergere lo scandalo della Rianimazione fantasma, furbescamente fatta passare nel dimenticatoio da tutti (Cimicchi compreso), che costrinse quantomeno con cinque anni di ritardo i burocrati ed i papaveri di partito regionali ad aprire il reparto, che per? nell?ottica dell?emergenza urgenza ? rimasto unico fiore nel deserto.

Poi venne l?assessore alla Sanit? Rosi a raccontarci vere e proprie favole sul nostro Ospedale nel ?Consiglio Comunale aperto?, dicendoci che la Regione aveva intenzione di puntare sull?Ospedale di Orvieto per creare un centro sperimentale d?eccellenza della sanit? umbra (ripreso dai giornali).

E invece ? Eccoti la riorganizzazione, termine equivoco e truffaldino, perch? di dritto o di rovescio la ?riorganizzazione? ci ha scippato un altro reparto, quello di geriatria, che ci avrebbe fatto invece un gran comodo soprattutto per i nostri anziani, assai numerosi nella popolazione.

Tutto questo mentre ovviamente proliferano e nascono come funghi gli ospedali in zona, a Foligno con un TAC che assorbe costi di gestione faraonici, e soprattutto mentre all?Ospedale di Acquapendente SI APRE IL REPARTO DI GERIATRIA, proprio ?per penetrare nel ternano di confine? (Ass. Sanit? Lazio vedasi dichiarazione integrale su www.ontuscia.it).

E come dimenticare la Lorenzetti al Palazzo dei Sette, in occasione delle ultime elezioni regionali, che ci chiese di votare per lei perch? avrebbe tutelato la nostra citt? tanto bella e tanto vuota.

Oggi si sbandiera la copertura dei posti da primario, o l?arrivo di alcuni medici, come se si trattasse di un grande successo, anzich? di un ATTO DOVUTO MINIMO, e come se i problemi dell?Ospedale fossero ormai in via di risoluzione, pur dopo che il sottoscritto aveva duramente attaccato i responsabili del saccheggio, alias ?riorganizzazione?, della sanit? orvietana.

Per sintetizzare metaforicamente la situazione attuale dell?Ospedale potremmo ben dire, senza timore di smentita, che la realt? dell?Ospedale di Orvieto ? come quella di un auto di lusso ma senza ruote; a questa automobile si vorebbe montare una sola ruota per farla camminare, anche se non si sa esattamente quando.

Se c?? dunque un verit? che emerge incontestabile dalla storia della sanit? orvietana ?:

primo, che la maggioranza locale non ? mai stata in grado n? di programmare una politica sanitaria seria, e nemmeno di protestare, a tutti i livelli politici, per ottenere almeno un risultato minimo o per difendere l?esistente; anzi, la sinistra locale ? stata spesso e volentieri complice con la Regione nei suoi progetti di depotenziamento e di false promesse;

secondo, se si ? mai ottenuto qualcosa per l?Ospedale, vedi il reparto di rianimazione o la recente copertura di PARTE dei posti vacanti, questo lo si deve alle pubbliche denunce dell?opposizione e della stampa, che non finir? mai di ringraziare, come cittadino pi? che come politico di opposizione, per l?aiuto prestato, e che oggi invece non si esita ad attaccare, quando invece fa soltanto il suo dovere denunciando pubblicamente disfunzioni e carenze.

? quindi furbesco, per tacer d?altro, il tentativo che la sinistra locale cerca di accreditare, per cui non si dovrebbe pi? parlare di questa assurda situazione perch? controproducente; soprattutto ? scandaloso che ci si chieda di non informare i cittadini di quanto sta realmente accadendo nella sanit? orvietana, magari per chiedere di cambiare voto a favore del centro-destra, come sarebbe normale che accadesse in una citt? democratica dove c?? libert? vera di voto, e dove chi governa ? assolutamente incapace di rimediare ad un vero e proprio disastro, oramai difficilmente rappezzabile.

Vuoi vedere che alla fine ? colpa nostra, o della stampa, se le cose vanno di male in peggio all?Ospedale ?

Stiano ben tranquilli il Sindaco & C. che noi non faremo ?il gioco dei territori limitrofi? COME INVECE HANNO FATTO LORO OGGI, E IN PASSATO, tacendo su tutto, persino sull?innegabilit? dei fatti, perch? se non ci pensa il Sindaco e la Giunta, allora chiederemo ai cittadini di consentirci a noi, votandoci, di andare in Regione e battere i pugni sul tavolo per i nostri malati, per gli anziani, insomma per tutti i cittadini orvietani che prima o poi avranno bisogno del nostro Ospedale.

Andremo a proporre il nostro modello di sanit?: unica USL per tutta la regione, pi? aziende ospedaliere, e soprattutto meno frottole e pi? realismo: basta con l?Emergenza-Urgenza ad Orvieto che non si pu? fare seriamente, s? all?Ospedale territoriale che funziona, con servizi veri e seri, con le residenze sanitarie assistite FUORI dall?Ospedale e con una medicina territoriale finanziata con i risparmi ottenuti dalla soppressione (quella s?) dei finti posti, delle finte USL (ancora quattro per 800.000 persone!), per le clientele e le politiche da basso impero della Regione.

Noi soli, a questo punto, siamo in grado di garantire alla nostra gente che combatteremo senza quartiere i nemici dell?Ospedale di Orvieto e degli orvietani

Pubblicato il: 21/03/2006

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