Alfabeto per Orvieto : ?G E.? come Giubileo Eucaristico
Mario Tiberi
Per le citt? di Orvieto e Bolsena l?indizione del ?Giubileo Eucaristico?, per gli anni 2013-2014, ha squillato al pari di un rinnovato fragoroso segno del ?Patto di Alleanza tra Dio e gli Uomini?; ora spetta a questi ultimi edificare l?Arca entro cui custodirlo e renderlo munifico.
G. E. come Giubileo Eucaristico. E? stato scritto che detto Evento pu? e deve rappresentare per la citt? di Orvieto una grande occasione di rinascita e, come tale, da non sprecare per nessuna ragione al mondo. Chi ha scritto ci?, ha parlato con parole di verit? e ha colto pienamente nel segno.
Corre l?obbligo, anzitutto, di operare una distinzione tra le due componenti fondamentali del Giubileo, pur interdipendenti fra di loro: quella pi? propriamente religiosa e spirituale e quella pi? prettamente laica e civile.
La prima spetta in esclusiva alle Autorit? Ecclesiastiche le quali, con l?ausilio dello Spirito Santo, sapranno di certo redigere un calendario liturgico denso di contenuti fideistici e di intima e profonda spiritualit?.
La seconda compete alle Istituzioni cittadine, pubbliche e private, in un quadro di novit? e di rottura con similari negative esperienze del passato.
Mi spiego meglio: se si pensa di accentrare tutto ci? che dovr? essere deciso nelle mani della consueta ristrettissima cerchia di oligo-notabili, con alla testa il Sindaco in carica, e senza il coinvolgimento il pi? ampio possibile del Popolo Orvietano, si commetterebbe un errore imperdonabile e i risultati finali non potranno che essere deludenti.
Ecco perch? ? da invocare, fin da subito, la partecipazione diretta alla logistica organizzativa di ?figure tribunizie del popolo? con poteri di iniziativa, di proposta, di incidenza e decisione operativa.
Se quanto espresso non verr? ascoltato, il popolo stesso si vedr? costretto ad organizzarsi in proprio per la migliore accoglienza dei pellegrini, auguriamoci provenienti da tutti gli angoli della Terra, e per la pi? feconda riuscita della rinascita orvietana.
E? dovere ora delle nostre genti, se davvero ci credono, di farsi avanti con coraggio e senza timore.
Pubblicato il: 19/04/2012