Viabilit? alternativa? L?alternativa alla viabilit?! L?esempio di Milano
Silvio Manglaviti, vice presidente Italia Nostra Orvieto
Il provvedimento sul traffico non poteva non far incrociare tra di loro giudizi, visioni e passioni. Dai commenti stizzati sul solito ?chiacchiericcio? (come ha scritto qualcuno refrattario alle libere espressioni del pensiero e ai dialog?i) di bottega e di casta, agli autorevoli interventi illuminati.
Tuttavia non c?? bisogno di evocare i ?paesoni della Tuscia? (di cui, peraltro, siamo parte geografica storica: ma poi quali?). Su Viterbo e provincia, certo, meglio stendere un velo pietoso. Ma anche le regioni contermini non sono da meno; sia sufficiente affacciarsi a Siena, per non parlare di Perugia o Arezzo, assediate e violentate dai veicoli e dal parcheggio selvaggio (anche se severamente perseguito) dentro le mura, per rendersi conto che gli interventi devono essere di ben altro tipo. Tanto per cominciare devono riferirsi alla preservazione del Bene Comune ?Citt? per la Comunit??; all?integrit? culturale e civica di questo, quale risorsa da donare sana alle generazioni future e che sia possibile fruire gi? da adesso. Non si pu? cio? prescindere dalla visione ecologica e di impatto ambientale. In merito al dibattito che sta spiralizzando attorno alle recenti questioni sul ?rivoluzionamento? della viabilit? nel centro storico, val bene rammentare quanto, solo qualche giorno fa, correva sui media: ?? ? tempo di rispettare tutta una serie di nuove indicazioni e se tutto non ? "Green", niente patrocinio. La Giunta Comunale ha stabilito di subordinare la concessione del patrocinio non oneroso del Comune di Orvieto al rispetto di una serie di indicatori finalizzati alla riduzione dell'impatto ambientale, pur tenendo conto di quanto gi? disposto con delibera di Giunta Comunale n. 118/2009 che fissa i criteri e le modalit? per la concessione del patrocinio del Comune su iniziative e manifestazioni.
rispetto dei seguenti indicatori e delle azioni virtuose da adottate per la riduzione dell'impatto ambientale: ? Diminuzione dei consumi energetici ed idrici, Diminuzione dell'impatto prodotto dal trasporto di cose e persone per l'evento, ? Utilizzo di sostanze non nocive per l'ambiente ? "Il provvedimento - spiega l'Assessore all'Ambiente Claudio Margottini - ? il linea con la politica ambientale adottata da questa Amministrazione, sensibile ad innalzare i parametri di qualit? ambientale del territorio, tesa da un lato a miglioramenti e strategie che individuano nella sostenibilit? ambientale un modello trasversale per raggiungere obiettivi come il miglioramento della qualit? urbana e, dall'altro lato, offrire sostegno per uno sviluppo dei vari settori da quello economico a quello della tutela paesaggistica, dal momento che una citt? 'virtuosa' sotto il profilo ambientale rappresenta un veicolo di buona comunicazione anche culturale ed artistico". "Per arrivare a questo - aggiunge - occorre promuovere azioni mirate con una informazione che raggiunga gli utenti, con campagne di sensibilizzazione che educhino a comportamenti corretti dal punto di vista ambientale, magari iniziando con campagne di informazione che in modo continuativo evidenzino l'esigenza di considerare la citt? ed il territorio come bene collettivo che ha bisogno della collaborazione dei cittadini per raggiungere risultati positivi in tema di ecosostenibilt?".?
A mio parere, e vuol essere un contributo di pensiero da semplice cittadino, ma critico e costruttivo, il Professor Margottini ha colto nel segno e ? cosa che avrebbe dovuto fare per tempo ? sarebbe stato opportuno applicare quella visione innovativa anche a questa ?strana cosa? della nuova viabilit? orvietana da ?indietro tutta?. Infatti qualcosa non quadra tra l?impegno proposto dall?Assessore e quello messo in atto riguardo al traffico. Qualcuno forse vuol boicottarlo? Perch? questa distonia? Orvieto, come tutti i centri storici medievali, non ? fatta per le autovetture (figuriamoci per cose pi? grosse!): ? la storiella dell?elefante nella cristalleria.
L?Orvieto ?Green? pu? passare soltanto per la dissociazione dall?asservimento alle lobbies dei fabbricanti di macchinine e dei succhiatori di petrolio.
Invece di incasinarsi per cercar di spostare qua e l? le automobiline sull?acropoli, si guardi all?esempio di Milano: l'Area C, in sostituzione del vecchio Ecopass. La soluzione per ridurre l'inquinamento atmosferico e migliorare la vivibilit?. Altro che paesoni.
Pubblicato il: 02/03/2012