Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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La calma ? la virt? dei forti, ma visto che qualche debolezza mi appartiene entro anche io nell'arena

Luciano Cencioni, consigliere comunale del PdL

 Orvieto ? come una bella macchina in riparazione per il susseguirsi di incidenti stradali.

Oggi, gli stessi guidatori che li hanno causati, con il naso rosso e la coda di paglia, si permettono di sbraitare contro il meccanico che si prodiga per trovare i pezzi (e le pezze) di ricambio. Ma il meccanico non smette di lavorare  solo per il fatto che gli  ?sbraitatori? lo invitano ad andarsene.

Le difficolt? che gli amministratori del nostro Comune devono  affrontate sono tante e non esiste pi? l'intervento a pi? di lista per ripianare le spese o aggiustare i bilanci. Lascio ai curiosi gli interventi che spiegano a noi mortali i perversi meccanismi delle leggi che regolano le attivit? di un Comune. Interventi di  Leoni, Pizzo, Ranchino e per par condicio ???.. , purtroppo non mi vengono in mente nomi di esponenti della sinistra orvietana.

Ad Orvieto non esiste al momento una alternativa politica credibile; e dire che Concina tra i primi proclami aveva invitato i giovani della sinistra orvietana ad essere propositivi ed a liberarsi dagli schemi vetusti dell'apparato di partito. Di sostituirsi ad alcuni personaggi autoreferenziali, rottamandoli (alla Renzi) e diventare definitivamente punti di riferimento dell'elettorato.

Ma volendo intervenire contro gli sbraitatori, ho quasi la tentazione di chiedere scusa ai lettori per le banalit? che voglio affermare: ?Il sindaco non cade semplicemente perch? rappresenta la maggioranza e questa lo sostiene; cadr? quando non avr? pi? la maggioranza(seconda legge della DEMOCRAZIA; la prima: una testa un voto)? . L?unica eccezione ? l?anatra zoppa. Se ? intelligente non ha paura dei cacciatori ma evita la melma ed i cani, vive vicino all?acqua per tuffarsi quando avverte la presenza dei predatori.

Torniamo ai soliti sbraitatori. I loro comunicati , le interviste, i dibattiti sono caratterizzati da:

1)      cosa bisogna fare :?favorire la cultura, la trasparenza dell?amministrazione, migliorare i servizi sociali, le attivit? sportive, ridurre la disoccupazione, attrarre turisti e molto altro ancora?.

2)      perch? bisogna farlo : ?perch? ? utile , per i giovani,  perch? si combatte l'ingiustizia sociale, perch? la citt? ? sporca, perch? non cada nel dimenticatoio, perch? bisogna investire soldi per il futuro , perch? ? necessario intervenire prima che sia troppo tardi....?

3)      ma NON dicono mai come bisogna farlo, ossia se ? economicamente sostenibile e se lascia invariato il saldo finale;  dove prendere i soldi, spostandoli da un settore ad un altro, per quale fine e con quali vantaggi per la collettivit?. Inoltre  farsi carico presso gli utenti dei servizi comunali di come rendere il disagio arrecato sopportabile. Le suddette azioni invece vengono giornalmente e faticosamente messe in campo da Concina e dalla sua giunta . 

Esclusi rari casi, pochi sanno proporre idee a saldo invariato poich? la loro ?forma mentis? li porta a fare i conti senza l'oste. Se nell'impostare un dialogo politico si facesse attenzione al ?cosa fare, perch? e soprattutto come? si costruirebbe qualcosa di buono nell'interesse del nostro Comune. L?ignoranza diventa virt? quando chi la possiede ascolta . Fa comprendere l?ingenua insipienza che tende alla malizia di coloro che si proclamano maestri.

 

Pubblicato il: 10/01/2012

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