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I pregiudizi sul piano del traffico

Guido Turreni

Ha suscitato parecchie polemiche il nuovo piano del traffico proposto dall?Amministrazione, non tanto per l?interesse che intende perseguire (quello dell?aumento dell?area pedonalizzata del centro storico della splendida Piazza della Repubblica), ma per altre due questioni, tutto sommato marginali, rispetto al provvedimento in s? e per s? considerato.

La prima questione riguarda lo spostamento del pozzo realizzato dallo Scalza (dalla sua scuola) attualmente situato in Piazza dell?Erba; la Giunta vorrebbe valorizzarlo, posizionandolo in Piazza della Repubblica che verr? quasi completamente pedonalizzata.

La seconda riguarda invece il cambiamento del flusso veicolare in alcune vie contigue a Piazza della Repubblica e soprattutto dell?inversione del traffico veicolare in Via della Loggia de? Mercanti (che conosco molto bene perch? ci vivo e ci lavoro).

Entrambe le proposte hanno per? sortito una certa ?levata di scudi? soprattutto per quanto riguarda la questione del pozzo, su cui si sono pronunciate autorevoli voci della cultura e dell?architettura, manifestando il pi? fermo dissenso, sul piano urbanistico, architettonico e storico.

Nel pi? deferente rispetto per coloro che hanno ritenuto di esprimere la propria opinione sul punto, e su cui ? ovviamente ? non mi sento in grado di interloquire con la dovuta competenza scientifica, mi sento per? autorizzato a porre una questione giuridico-amministrativa che mi incuriosisce.

Se l?operazione ? cos? devastante sul piano artistico-urbanistico- culturale, come mai allora un ente preposto per legge alla tutela di siffatti interessi, come la Sovraintendenza ai beni artistici e culturali, non solo non ha ritenuto di bloccare l?operazione, ma l?ha addirittura avallata, suggerendo persino il luogo preciso della Piazza in cui dovrebbe essere riposizionato il vexato pozzo ?

Non sar? mica che ci si muove non tanto nell?ambito di un falso storico, quanto piuttosto in quello soggettivo delle proprie opinioni, seppure autorevoli e rispettabili ?

E allora perch? questo pregiudizio ? Perch? ? una giunta che non ? puramente di sinistra che lo propone e dunque anche la pedonalizzazione e la valorizzazione di un monumento quando sono di ?centro-destra allargato? non vanno pi? bene ?

Seconda questione: Via della Loggia de? Mercanti. E? stato sostenuto che trattasi della via principale attraverso cui gli utenti del parcheggio della Fiera transitano a piedi verso il centro citt?, e per questo non sarebbe opportuno convogliarvi il traffico diretto verso Piazza della Repubblica.

L?obbiezione potrebbe essere sensata solo nel caso in cui Via della Loggia de? Mercanti fosse gi? chiusa al traffico, o si proponga di chiuderla al traffico, ipotizzando un piano diverso e migliore di quello proposto dalla Giunta, per far circolare i veicoli in modo alternativo, mentre l?obbiezione ? di pura maniera nel caso in cui la via in questione ? gi? di per s? assai trafficata e cambierebbe molto poco veder passare le macchine in un senso, piuttosto che nell?altro.

E siccome ci si trova nella seconda ipotesi, mi pare che si tratti dell?ennesimo caso di critica per mera esigenza di visibilit?, da un lato, perch? politicamente si ? un po? decaduti dai ruoli in passato ricoperti, e, dall?altro, perch? l?opposizione ?istituzionale? ? alquanto inconsistente, come riconosce persino uno come Filippetti.

In conclusione ritengo giusto aumentare la superficie pedonalizzata del centro storico pur senza estremismi ed isterismi; un compromesso che aumenta la pedonalizzazione dove ? opportuno farlo, mentre apre all?utenza, dove ci sono attivit? commerciali gi? seriamente provate, che hanno bisogno di lavorare e di produrre.

Molto originali ed interessanti ? sul piano commerciale ? sono, ad esempio, le carte di parcheggio che le attivit? commerciali potranno regalare (avete capito bene REGALARE) ai loro clienti per favorirne l?ingresso ed il parcheggio in citt?.

Ai detrattori rimangono solo censure di dettaglio, pseudo-cavilli e presunte piccosit? del Sindaco, che danno esatto conto di quanto povera sia la dialettica politica che li muove.

Clamorosamente FALSO ? poi che il piano non sia stato partecipato come prescrivono le norme comunali; ? stato partecipato con i cittadini all?interno dell?istituzione interessata (Consiglio del Centro, vedasi ad esempio articolo Orvietonews del 24/11/2011 http://www.orvietonews.it/it/?page=notizie&id=29588) ed ? stato partecipato con le categorie cui ? stato per tempo comunicato.

E? questo modo di argomentare politichese stile anni ?70, becero e superato, l?unico patrimonio politico che la sinistra pi? sinistra intende rivomitare nel confronto cittadino? Mi sembra un po? pochino per il partito della superiorit? intellettuale.

Se poi per partecipazione si intende una lunga e laboriosa attivit?, in cui tutti dicono tutto, ed il suo contrario, bh?, questa non ? partecipazione, ma interdizione.

Condivido quindi il piano del traffico che la Giunta si appresta a portare in Consiglio anche perch?, ancora una volta, non mi pare che i vari critici (politici, ex tali, e nostalgici vari dagli slogan anni ?50 come ?la citt? della cultura e la cultura della citt??) abbiano proposte migliori di quelle della Giunta da contrapporre sul piano politico e dell?opportunit? per perseguire l?interesse che si va a tutelare con i provvedimenti in approvazione.

Insomma mi pare evidente che la proposta alternativa e pi? in generale le idee anche non soverchiamente geniali latitano alquanto nel campo dei detrattori della Giunta, i quali sanno solo pronunciare dei ?niet?, quelli s?, decisamente superati sul piano della storia.

Pubblicato il: 05/01/2012

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