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Mercatini confusi per una citt? che vuole vendersi

Pierfederico Tedeschini

Cos? come quasi tutti gli orvietani ,credo di essere passato per le vie del centro nella giornata di domenica,sbattendomi nel pi? volte spostato mercatino di antiquariato ricorrentemente proposto. Preso atto esistano a pochi chilometri da noi mercatini di antiquariato che altro non fanno che riscuotere successo e vedono muoversi veri investimenti d'acquisto,come non ci si pu? non chiedere cosa ci differenzi da questi visto che non mi pare ci sia mai questo gran flusso di visitatori? Non per voler cadere in atteggiamenti arrogantemente saccenti ma ,essendo cresciuto in una famiglia che ha sempre avuto passione per l'antiquariato ed ha a volte partecipato ad importanti aste antiquarie, credo si debba sapere che una cosa ? l'oggettistica vecchia ed un'altra ? la cosa antiquaria. Da sempre appassionato di orologi,mi sono fermato a curiosare ad un banco che ne esponeva in diverse rastrelliere. Notato un importante orologio che ben conosco da libri e riviste , ho chiamato il venditore chiedendo il prezzo. Morale della favola, senza stare a dire qui il prezzo proposto, il signore ha tirato fuori da sotto il banco una cassettina piena di orologi di marche note come rolex, Panerai ed altro , nel tentativo di volermi vendere l'orologio che indossa Flavio Briatore. Procedendo poi la camminata mi sono trovato a dover guardare esposte barby ed altre cose appartenenti ad un oggettistica che nulla ha n? pu? avere a che condividere con l'antiquariato. Quello che insomma mi viene da chiedere ? ,senza nulla togliere alle poche iniziative proposte a e da Orvieto, ? cos? difficile capire che dovremmo iniziare a proporre cose di qualit? capaci veramente di dare appunto qualit? alla citt? che pare in preda al pi? inglorioso disfacimento?

Pubblicato il: 21/11/2011

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