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Orvieto e lo spirito dell?anatra zoppa

Massimo Gnagnarini, soldato semplice dell?UDC

Come far uscire Orvieto dallo stato comatoso in cui si trova non ? certo un ragionamento che pu? essere ricompreso in un corsivo politico e, perlopi?, non sono neanche sicuro che la politica sia il pi? potente motore per avanzare.

 

Tuttavia la politica fa il suo mestiere solo quando a fronte di un patto politico che genera una maggioranza si ha, come conseguenza, la formazione nella societ? di riferimento di un blocco sociale che interagisce e punta coeso verso una visione futura della citt?.

 

Bello non ? vero ?  Sfortunatamente questa  condizione  ce la possiamo sognare giacch? ad Orvieto ? presente s? un forte patto politico tra soggetti anche diversi tra loro, ma non v?? traccia di un blocco sociale che coinvolga e sia condiviso dai cittadini, sia come utenti di servizi sia essi come rappresentanti di categorie economiche, culturali e cos? via.  Semplicemente non c??!.

Da che dipende questa deficienza ?

Si potrebbe esser tentati di rispondere a questa domanda riferendosi alla mediocrit? dell?attuale classe dirigente, ma questo ? un tema che da solo non basta a spiegare lo stato delle cose.

 

La vera questione bloccante sta nel patto politico scellerato che ? alla base di questa maggioranza, all?interno della quale coesistono calcoli e aspettative diverse.

A fronte di un modesto centrodestra costretto a governare seppur non legittimato a farlo dagli elettori  e a fronte di Toni Concina eletto Sindaco c?? stata e c??, almeno finora, una maggioranza che ricomprende la potente componete ex margherita e altri posizioni individuali del PD, oltre lo strano caso del Dott. Tonelli.

Ma questo gi? si sa.

Si sa, e la conferma ? venuta  in questi giorni dallo stesso segretario provinciale dimissionario del PD,  del voto disgiunto alle elezioni, si sa dei due consiglieri a ?prestito?, si sa dei salvataggi in extremis attuati dalla Giunta Regionale con l?erogazione il 29 dicembre scorso dell?anticipo dei soldi della Complanare, che ha evitato ai conti del comune di violare il patto di stabilit? per il secondo anno consecutivo con le note conseguenze del caso.

 

Intendiamoci che non vi ? nulla di sciocco o di sbagliato se per un periodo centrodestra e centrosinistra a Orvieto governassero insieme alla luce del sole.

Non sono l?unico ad averlo proposto in varie e recenti occasioni, ma nulla ? pi? scellerato e dannoso della situazione descritta e che si ? venuta a creare, cio? un patto transitorio con finalit? differenti, spiegher? poi quali, che ha prodotto e continua a produrre guai seri.

 

Il primo guaio ? che cos? non si afferma n? cresce un gruppo dirigente radicato sul territorio.

Non ? un caso che la giunta sia composta maggiormente da rispettabilissime persone avulse dal contesto, se non sociale almeno da quello politico, della citt?.

Ci? tranquillizza i manovratori sia interni che esterni della maggioranza consigliare, che attendono la loro prima o seconda stagione al termine dell?attuale consiliatura, e contribuisce a far comprendere l?allontanamento dall?esecutivo degli ex assessori che avendo quantomeno partecipato alla campagna elettorale conservavano anche un ruolo politico.

Si spiegano cos? anche i malumori degli omologhi paesani rimasti con ruoli esiziali e privi di qualunque risorsa per poter svolgere il loro incarico.

Ci? spiega le difficolt? finora a nominare Pizzo assessore al bilancio pur svolgendo egli di fatto tale funzione attribuitagli dal Sindaco, almeno per la parte delle sforbiciatine alle spese correnti.

Ci? spiega il motivo per il quale a distanza di oltre due anni il Sindaco non abbia neanche provato a suscitare prima un dibattito in citt? poi la presentazione di un programma vero e proprio sullo sviluppo e la rinascita di Orvieto. Lo far?, se lo potr? fare, quando il tempo rimanente sar? scaduto e non pi? utile n? per attuarlo n? per verificarlo.

 

In conclusione, il vero minimo denominatore comune di questo scellerato patto politico che puntella la maggioranza ? quello di impedire che si affermi e si consolidi un nuovo gruppo dirigente alla guida della citt? impedendo che ci? avvenga anche tra le file dell?opposizione tenuta a bagnomaria e paralizzata nel duplice ruolo di opposizione e di sostegno a Concina.

Allora la proposta ? la seguente : Caro Sindaco ci aiuti a far crescere nella nostra citt? una vera classe dirigente, se si ? fidato di Frizza e Meffi e ha fatto bene, provi a fidarsi anche di tutti gli altri che almeno ci mettono la propria faccia.

Torni a ragionare da anatra zoppa e le soluzioni che potr? cos? intravedere e percorrere per il bene di Orvieto  si presenteranno sicuramente migliori dello stagno in cui l?hanno  costretta  e con lei tutti noi.

Non ci faccia rimanere tutti ostaggi, lei compreso, di chi la sostiene manovrando  nell?ombra al solo scopo di farla galleggiare e con lei la citt? almeno fino all?ora X.

Pubblicato il: 30/10/2011

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