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No al razzismo musicale. A proposito della affermazioni dell'assessore Marino

Alessandro Marzi

NO al ?razzismo musicale?

 

?Il mondo ? bello perch? ? vario?, non si possono riunire tutti sotto generi musicali specifici

 Il 28 ottobre mi sono imbattuto in un quotidiano locale che conteneva un articolo nel quale Marino afferma che la musica dal vivo deve essere fatta nei luoghi giusti, portando poi l'esempio di Umbria Jazz e di Orvieto Ushuaia, un festival di musica classica.

Ora, io non sono settario, non esigo che tutti gli abitanti di Orvieto amino i generi musicali che amo io, uno dei pi? antichi proverbi dice che ?il mondo ? bello perch? ? vario?, ma ripeto, questo non ? un modo costruttivo di gestire la cosa. Ogni individuo ha i suoi gusti per tutto, per il cibo, per i film, per le macchine e, pensa un po', per la musica anche.

Trovo tutto ci? razzista nei confronti di chi ama generi musicali differenti da jazz o classica.

Sia chiaro, io considero questi due generi molto importanti per la musica, sono fra i pi? vecchi esistenti e hanno dato le basi per molti altri generi, quei generi che secondo me non dovremo accantonare.

Musica nei luoghi giusti? Certamente, mi sembra ovvio che in teatro sia pi? adatto un concerto di classica anzich? uno di rock, ma sfido chiunque ad entrare in un locale serale, trovare della musica classica live e non rimanere sorpreso. Quindi, per farla breve, in un certo senso sono d'accordo con Marino. A teatro la classica, in discoteca la disco, in strada il jazz e nei locali rock e pop .

Alla riunione di oggi, noi ragazzi avremo un argomento in pi? su cui discutere, a proposito, colgo l'occasione per estendere nuovamente l'invito a partecipare a chiunque fosse interessato alla nostra causa, ore 11, solito bar allo Scalo.

 

Pubblicato il: 29/10/2011

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