ANCHE TU, MICHELE SANTORO. COME SEI CADUTO IN BASSO !
Mario Tiberi
Siamo ormai assuefatti ad ogni tipo di indecenze ed anzi, per un superfetato sentimento masochista, pi? le incontriamo e pi? ne godiamo, quasi ammirandole. Ma l?indecenza, pur cos? normalizzata, tale ? e tale resta.
Il prode Michele Santoro, osannato paladino di giustizie infrante, sta in questi giorni lanciando una campagna pubblicitaria per raccogliere fondi, dieci euro a testa, da destinare al sostegno di un ancor nebuloso progetto denominato ?Servizio Pubblico?. Fin qui, tutto bene.
Senonch?, la chiave di volta dell?intera architettura reclamistica ? racchiusa nella similitudine tra lo stesso Michele Santoro, venditore di virtuale frutta e verdura, e un disgraziato tunisino, venditore di reale frutta e verdura.
Vi ?, per?, una sostanziale differenza tra i due venditori: il tunisino non sa se, alla fine della giornata lavorativa, sar? riuscito a mettere insieme il guadagno necessario al soddisfacimento delle proprie esigenze e di quelle della sua famiglia; Michele Santoro non ha invece di codesti problemi se ? vero, come pare certo, che oltre a tutti i guadagni pregressi abbia intascato qualche milione di euro a titolo di buonuscita da dipendente RAI.
Il tunisino, lui s?, avrebbe forse bisogno dei dieci euro richiesti; Michele Santoro certamente no.
Che si finanzi da solo la sua campagna pubblicitaria, senza chiedere odiose elemosine. Del resto, se lo pu? permettere!.
Pubblicato il: 10/10/2011