Mentre altri ciarlano Concina concretizza
Guido Turreni
In questi giorni noto che la demagogia pi? becera impazza in citt?: c?? chi si diletta ad inseguire San Pulito e San Parcheggio, pensando di continuare a risolvere i problemi con qualche bilancio diciamo poco veritiero, mentre certa stampa addossa al Sindaco anche il costo del carrozziere dovuto ad un?uscita assai poco felice del parcheggio di via Roma (ce la siamo gi? trovata cos? com??), senza invece non dico complimentarsi, ma almeno compiacersi, con l?amministrazione, solo per esser riuscita ad aprire il parcheggio di via Roma, nonostante i discutibilissimi problemi creati da chi c?era prima.
E se poi il PDL si azzarda a rispondere al profluvio di comunicati stampa del PD allora si diventa noiosi, quasi fastidiosi, come se uno fosse obbligato a tacere se ? il PD che c?ha il comunicato stampa pi? veloce del west.
A mio parere chi non ? interessato al confronto non dovrebbe leggere e/o non dovrebbe pubblicare questi presunti ?battibecchi?, magari per? quelli di entrambe le fazioni, per equit?, non per altro; chi invece si appassiona, si accomodi pure.
Guarda caso per?, queste critiche vengono evidenziate sempre quando ? il PDL che sta comunicando, un PDL che viene fatto passare addirittura anche da provocatore, da alcuni; strano.
Capisco che ciascuno di noi (compreso chi fa informazione) ha le sue personali inclinazioni politiche che, volente o nolente (ma secondo me molto pi? volente), traspaiono evidenti dai propri scritti, ma insomma la notizia dovr? pur avere una sua oggettivit? ed una sua imparzialit? per minima che sia.
Ed ? cercando di rientrare in questa oggettivit? che faccio presente ai lettori che la Giunta Concina si appresta a sistemare un altro dei tanti clamorosi disastri combinati dalle giunte precedenti, ovvero la partita degli Swap, sottoscritti addirittura concedendo l?esclusiva della giurisdizione ai giudici inglesi; mi riferisco agli swap sottoscritti con RBS.
La cosa ha gettato nello sconforto pi? totale il sig. Gnagnarini, che oramai rischia di perdere la faccia ancora una volta, e per l?ennesima volta.
Per questa ragione, costui, nel suo penultimo articolo (? cos? prolifico?), continua a negare l?evidenza fino all?ultimo, e nonostante l?esperto di swap pi? conosciuto a livello nazionale (Brady Italia, quelli della Gabbianelli di Report per intenderci) dica l?esatto opposto di quanto egli sostenga, e nonostante lo studio legale che per primo ha vinto in Italia una causa sugli swap (Zamagni) faccia altrettanto, il tuttologo continua a sostenere che saremmo degli ?sprovveduti? a firmare la transazione con RBS, non sapendo neanche che esiste un altro derivato oltre ai mirror RBS (il Collar con ?cap? ed un ?floor? da boom economico anni ?60), quindi parla senza neanche conoscere fino in fondo la verit? delle cose, e come esse stiano in realt?.
Non contento, cerca poi di intimorire i pavidi, con il solito terrorismo psicologico di bassissimo profilo praticato largamente anche da altri, ovvero prospettando, gi? che c??, anche la solita minaccetta della Corte dei Conti, che a Terni per situazione identica (che identica non era manco per niente) avrebbe inquisito tre quarti di Comune.
Ecco a cosa porta l?amor di tesi e cosa comporta ?sposare? una causa (ed io che son avvocato l?ho imparato molto presto?).
Capisco che ormai con il deficitometro (che sta ancora l? a dimostrare i propri sproloqui) si sia rotto ogni argine di verosimiglianza delle proprie tesi, ma insomma direi che oramai abbiamo abbondantemente valicato il limite del comprensibile attaccamento alle proprie opinioni.
E poi ? incredibile ma vero ? riappare Cimicchi, il quale assai a corto di miracoli e di altri sogni hollywoodiani vari da piazzare agli orvietani per evitare la vendita della farmacia comunale, ripropone i soliti lugubri ed inquitanti modi autoritari del passato, con le solite illazioni di para mafia, assolutamente false e tendenziose, su una specchiata famiglia di Bolsena (e mi chiedo se era uno di Afragola che comprava che avrebbero detto, magari alla faccia del razzismo?); una famiglia che gli orvietani dovrebbero solo ringraziare; ebbene, questa famiglia bolsenese si sarebbe macchiata del grave peccato di essersi permessa di comprare al rialzo la farmacia, e per di pi? ad un?asta pubblica, trasparente e regolare.
Non contento il Cimicchi si abbandona al collaudato giochetto del pi? indegno scaricabarile su Mocio, ma, udite, udite, intende scaricare le sue gravi e pesanti responsabilit? addirittura sul povero Concina, reo di non avere una politica delle entrate (e per fortuna che non c?ha quella di Cimicchi), politica delle entrate che per? non pare avere nemmeno il curioso socio di tutti.
Ed ? proprio vero che l?impudenza del potente, o ex tale, non ha limite, se si pensa che fu lui (testimone il ?neoleghista? Conticelli) a porre per primo le condizioni del disastro economico e finanziario di oggi non iscrivendo a bilancio atti e fatti iscritti solo con l?avvento della ?perestrojka?, o meglio della ?glasnost?, di Concina; e per fortuna che ad Orvieto ci siamo ripresi la libert? di pensiero (Cardinali docet), e non solo quella, dopo la dipartita di un personaggio che fra prescrizioni varie di procedimenti anche recenti (Cfr Orvietopoli) farebbe bene a chiarire prima i suoi punti interrogativi, piuttosto che infangare l?onore ed il decoro di persone incensurate che partecipano con tanto di certificato antimafia alle aste; aste pubbliche che abbiamo visto molto poco sotto l?interminabile ?regno? cimicchiano, in cui invece prevalevano con inquietante ossessivit? ? guarda caso ? le trattative private. (Cfr. Orvietopoli); e valga il vero !
Anche perch? non ? pi? tempo di stipendi al centro studi pagati dagli altri, ma ? tempo di collaborazioni gratuite et similia.
Ebbene in mezzo a queste ed altre chiacchiere vanesie varie, di arroganti che ci danno degli arroganti, la Giunta invece produce un risultato concreto, ovvero un abbattimento ulteriore della spesa corrente mocian-cimicchiana di altri 400.000 euro, annui, con gli swap, ed un abbattimento notevole del deficit delle precedenti gestioni di oltre 3 milioni di euro, scusate se ? poco.
400.000 euro che vengono restituiti agli orvietani e che speriamo possano cominciare a porre le basi di un allentamento della morsa tariffaria e fiscale che siamo stati costretti ad imporre per risanare il bilancio di questa martoriata citt? (anche dal negazionista Cimicchi), e che di certo non ci fa piacere chiedere alla gente, n? come politici, n? come cittadini.
Continuando con questa seriet? e con questa ?gratuita? abnegazione, sono per? convinto che gi? dal prossimo bilancio potremo cominciare (lettere segrete della BCE permettendo) a ridare fiato a tutti, con la stessa seriet? ed equit? con cui abbiamo chiesto sacrifici a tutti.
Nel frattempo c?? da tenere duro, perch? ? dura per tutti ed a tutti i livelli. Forza Orvieto, ce la possiamo ancora fare, e le persone di buona volont? tifano ancora per te.
Pubblicato il: 05/10/2011