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Rumore o suono? salviamo la citt? dalla morte del silenzio

Davide Breccia

Premesso che ogni regola va rispettata a prescindere, tralascio commenti sull'occupazione suolo pubblico; un locale paga per "quel" suolo e deve occupare solo ci? che paga.
Mi chiedo se l'assessore Marino o meglio il sindaco Concina abbiano concezione di cosa significhi "musica dal vivo". Eppure il sindaco ha sempre fatto un proprio vanto dell'essere musicista ed amatore di musica e, peraltro, io stesso l'ho visto suonare in varie occasioni con strumenti amplificati.
Ebbene s?, caro Assessore, la musica dal vivo specie all'esterno, difficilmente pu? essere suonata senza amplificazione, anche quella classica o sinfonica, anche quella jazz, perch? qualsiasi persona volesse cantare, avrebbe bisogno di un microfono con conseguente amplificazione.
Una voce non amplificata viene sovrastata anche da una chitarra acustica; una chitarra acustica non amplificata viene sovrastata anche da un cembalo NON amplificato (sapete cos'??); un piano elettrico o
una tastierina, difficilmente possono essere udite senza amplificazione in presenza di altre voci o strumenti e cos? via.
Il sottoscritto ? stato quasi arrestato dalla polizia la scorsa estate, quando durante un concerto in un locale all'aperto PRIMA del termine dell'orario previsto, una telefonata di un cittadino alle autorit?, lamentava L'INSOPPORTABILITA' di 2 chitarre acustiche e una voce. Chiara presa di posizione di persone che, di certo NON amano la citt? e NON vogliono l'evoluzione e lo sviluppo del turismo e della vita cittadina stessa.
Non parliamo quindi di amplificazione, zone, spese varie per test o quant'altro. Parliamo di BUON SENSO, parliamo di collaborazione tra esercenti, amministrazione, artisti e cittadini, parliamo di piantarla con ripicche e volont? intoccabile di facoltosi e ricchi matusa orvietani. In sostanza cerchiamo di voler bene a questa citt? e visto che a distruggerla c'hanno ben pensato e da svariati anni, non continuiamo a farlo, ma decidiamo di farla rinascere con intelligenza e non con idee strampalate e distruttive e nel rispetto di regole
INTELLIGENTI e non da proibizionismo.
Chiudo dicendo che mi meraviglia tutto questo impegno cerebrale e "tecnico" (?), nonch? economico per affossare ancor pi? (qualora fosse possibile) la piacevolezza di questa nostra amata ed ormai quasi defunta citt?, specie da parte di chi dovrebbe amarla ancor di pi? e promuovere al massimo una Orvieto estiva serale che incoraggi turisti e cittadini a rimanere e non a scappare dalla disperazione...a meno che la massima aspirazione non siano i 3 euro quotidiani alle gelaterie.

Pubblicato il: 25/08/2011

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