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DI DELUSIONI SI PUO? ANCHE PERIRE

Mario Tiberi

L?Arte della Politica, tra i molteplici compiti ad essa assegnati, racchiude in s? anche quelli di una realistica ed oggettiva interpretazione dei prevalenti orientamenti della pubblica opinione e, ?per aspera ad astra?, di saper anticipare il corso evolutivo degli eventi storici onde raddrizzarli, nel caso prendano una sgualcita piega o, ancor meglio, indirizzarli e finalizzarli verso sbocchi di qualificate utilit? a beneficio di tutti e le pi? ampie possibili.

Di ?carni al fuoco? ve ne sono fin troppe; dai crack della finanza mondiale al rischio incombente di una ulteriore pesantissima recessione economica, dalle instabilit? politico-militari del Nord Africa ai rigurgiti di violenza assassina nel Medio Oriente mediterraneo, dalla carestia e dalle pestilenze dei popoli pi? poveri alle catastrofi naturali e artificiali, e l?elenco delle miserie e delle storture potrebbe proseguire fino a stilare un vero e proprio ?cruento bollettino di guerra?.

Ritorno con i piedi a terra e mi limito a destinare una rapida considerazione a due accadimenti pi? circoscritti ma, non per questo, meno significativi e pregnanti.

Come ben sapete, nelle ultime tre settimane ho dedicato tempo volto alla valutazione del capitombolo, dalle sfere del rigore e dello stile morale, compiuto da una nutrita consorteria di appartenenti al Partito Democratico dell?Umbria. Con una lieve punta di soddisfazione personale, mi sia permesso di proferire che il mio tempo non ? andato sprecato!.

Conversando, infatti, con alcuni ed alcune dei lettori e lettrici, bont? loro del mio pensiero sostenitori, mi ? stato giustamente fatto osservare che, a parte la mia ferma presa di posizione, n? dal PD di Orvieto e n? dal Parlamentare On. Trappolino o dal Consigliere Regionale Galanello si siano levate voci nel merito della triste vicenda giudiziaria in essere.

Del PD orvietano non vi ? da meravigliarsi: da lungo periodo, ormai, del prefato partito si sono perse le tracce, sia perch? mal guidato da mani inesperte e pressappochistiche e sia perch? ripiegato in un sonno narcisistico o, non da ultimo, perch? genuflesso in manutengole manipolazioni dell?evidenza. Dai rappresentanti del popolo, Trappolino e Galanello, ci si deve invece attendere almeno un qualche sussulto di vitalit? politica e, ci?, poich? non ? a loro consentito di tacere per fatti che vedono coinvolti personaggi del calibro di un Presidente del Consiglio Regionale, di una ex Governatrice ed anche ex Parlamentare e, in pi?, Consiglieri e Assessori Regionali precedentemente e attualmente in carica. Cosa ne pensiate, avete il dovere morale di esternarlo: ve lo chiedono i vostri elettori e, su pi? larga scala, i cittadini tutti della nostra comunit? comprensoriale.

Il secondo accadimento attiene alla ventilata soppressione della Provincia di Terni. Anche su tale argomento, ? necessario spendere una parola chiara ed inequivoca: come con convincenti argomentazioni sostiene l?amica Adriana Galgano, non ? questione tanto di quante Provincie abolire e di quante salvarne, mentre piuttosto ? questione di decidere definitivamente di eliminarle tutte perch? ormai antistoriche, residuate di una antiquata concezione di geopolitica amministrativa e, per di pi?, non ulteriormente sostenibili dalle gi? tartassate tasche del contribuente.

 Del resto, recenti sondaggi condotti da Istituti, tra i pi? accreditati, hanno evidenziato come la percentuale degli abolizionisti sia di gran lunga prevalente su quella dei conservatoristi e, tenerne conto, rientra tra i compiti della politica accennati nel capoverso del presente scritto. Ci attendiamo, mi attendo, risposte limpide e non tergiversanti come quella dell?astensione da parte del PD nel voto alla Camera dei Deputati del luglio scorso.

Lo scenario ? obiettivamente avvilente e se, in casi del genere, si ? soliti ripetere che la speranza ? l?ultima dea, quand?anche stia diventando una dea minore, non va comunque rinnegata magari provando a sezionare il verbo ?perire?, riportato nel titolo, in ?per ire?, cio? andare s? per irte calli, ma verso migliori fortune.

Pubblicato il: 24/08/2011

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