Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

NEL NOME DELLA LEGALITA?

Mario Tiberi

A.S. :  ricollegandomi al ?Post Scriptum? annotato in calce all?editoriale dal titolo ?Nel nome della Verit??, redigo per completezza d?informazione il presente ?Ante Scriptum? onde aggiungere, ai sette maggiorenti del PD umbro gi? segnalati, i nominativi degli ulteriori inquisiti per falso in atto pubblico e abuso d?ufficio nelle persone di Vincenzo Riommi, Carlo Liviantoni e Gigliola Rosignoli e di cui si ? avuta notizia ufficiale solo in questi ultimi giorni.

Non sarebbe stata mia intenzione ritornare in argomento, ma l?aggravarsi e l?accentuarsi della decadenza etica nei comportamenti pubblici di pari passo all?allargarsi a macchia d?olio delle indagini giudiziarie in corso, mi inducono a riprendere il filo del discorso.

Se qualcuno dei coinvolti, incautamente o per superficialit?, possa pensare anche solo lontanamente di poter sfuggire, quanto meno, al biasimo collettivo per le proprie presunte malefatte, si sbaglia di molto; per parte mia, in virt? di pace e quiete di coscienza, continuer? a prodigarmi affinch? sempre in alto sia tenuto il grado della vigilanza democratica e della non dispersione nella smemoratezza dei fatti e degli atti contrari alla Legge. ?Gutta cavat lapidem!?.

Sono altres? ampiamente consapevole che l?alzare l?indice e puntarlo contro corrotti e corruttori possa aprire la strada al rischio di essere tacciato di facile moralismo o, ancor peggio, di falso moralismo, qualora ad una sana professione di moralit? si lasci spazio ad un calcolato esercizio moralistico di maniera a corrente alternata. Ma ? un rischio che mi sento di correre a tutto tondo!.

Agli inizi degli anni ottanta Enrico Berlinguer, lo cito ancora, in una relazione al Comitato Centrale del P.C.I. ebbe ad affermare: ?I partiti hanno invaso e occupato ogni settore ? enti, banche, aziende, radiotelevisione ed altro ? e fanno tutti i mestieri tranne il loro, cosicch? non funziona pi? niente, nemmeno la politica?. Berlinguer fu tra i primi a sollevare la ?Questione Morale? e a comprendere la necessit? di fare pulizia; l?unica colpa che a posteriori gli si pu? addossare risiede nella circostanza che, guardando solamente in casa d?altri, gli sfugg? quasi del tutto lo sporco che albergava in casa sua.

Difatti, e la storia lo ha compiutamente dimostrato, il P.C.I. non era diverso, ma solo diversamente sudicio; altrimenti non si spiegherebbe come mai ?Botteghe Oscure? ricevesse dall?Unione Sovietica montagne di rubli sotto forma di finanziamenti illeciti e illegali.

Giuseppe Bartoli, che mi onora della Sua amicizia da me ricambiata, mi scrive di convenire con le mie iniziative moralizzatrici ma, parola pi? parola meno, di non credere che possa essere affidato all?attuale Segretario Regionale del PD il compito gravoso della pulizia interna al partito. Il motivo, prosegue Bartoli, ? unicamente politico e va individuato nella genesi della sua elezione, proposta, legittimata e sostenuta da quel sistema di potere che si vuole sia cancellato e superato.

Concordo, ma ci? non toglie che, fintantoch? Lamberto Bottini sar? il Segretario Regionale del PD, a lui e solo a lui spetter? di predisporre e mettere in pratica tutti gli atti necessari idonei ad assolvere a quel gravoso compito, pena di essere giudicato un lillipuziano e screditato erede della tradizione Berlingueriana.

Cos? certo, continuando a far finta di niente, non si pu? andare avanti. La corruzione seguita a trionfare, apparentemente inarrestabile, a ogni livello amministrativo, in ogni anfratto pubblico dove la politica, quella maldestra e truffaldina, riesca ad infilare la sua mano lesta. Ribadisco che, essendo le indagini ancora in corso e le eventuali sentenze di l? da venire, ? da esercitare compostamente la virt? della prudenza nel commentare le schifezze emerse, ma ci? non vuol dire nasconderle o negarle.

Del resto, il significato politico della presente avvilente congiuntura ? di tutta evidenza per chi ha ancora occhi per vedere e orecchi per sentire. L?Italia si ? data un sistema che offre troppi spazi ai partiti, i quali hanno finito per abdicare ai loro doveri istituzionali trasformandosi in associazioni che puntano a tutto, anche all?arricchimento individuale e alla spartizione delle poltrone di comando, tranne che al bene comune. Se ne ?infischiano? altamente degli interessi nazionali; pensano ai propri, primo fra i quali, il mantenimento a tutti i costi del potere raggiunto e da non cedere ad altri per nessuna ragione al mondo: la politica non pi? come servizio, ma come carriera professionistica da cui trarre benefici, privilegi, condizioni di favore o come ?refugium peccatorum? per falliti, inetti e incapaci.

Da qui, dalla palude del malcostume, al furto delle coscienze il passo ? davvero breve: la linea di demarcazione tra lecito e illecito sta diventando sempre pi? labile; a furia di parlare, spesso a sproposito, di moralit? non praticate, le stesse si sono svalutate al punto di svanire in una sorta di dissolvente evaporazione tanto da non saper pi? distinguere ci? che ? morale da ci? che non lo sia.

La malapolitica ? in procinto di defraudarci anche della semantica ma, chi ruba, dovr? inevitabilmente pagare fino in fondo il suo conto debitorio alla Giustizia, nel nome della Legalit?.

Pubblicato il: 17/08/2011

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