USCIRE DALLA VIOLENZA
Associazione L'Albero di Antonia
Beh! ? facile dire" basta con il vittimismo delle donne" "le donne se vogliono possono uscire dalla violenza".
Facile a dirsi, pi? difficile ? la realt? ,complessa e condizionante, in cui siamo immersi tutti, donne e uomini.
Partiamo dal fatto di vivere in una societ? basata su un sistema binario, in cui c'? il debole e il forte, il naturale e lo spirituale, il corpo e la mente, l'istinto e la ragione, l'uomo: il dominatore, il pater familias, all'apice della scala gerarchica che sottende questo sistema patriarcale, la donna: la sottomessa , la madre, colei che procrea e cura, difende l'istituto matrimoniale e la coppia, la "famiglia". Gi? sfuggire a questa costruzione sociale non ? facile e alla portata di tutte. Siamo donne in quanto mogli e madri? Certo con la modernit? la condizione della donna ? cambiata, oggi ? moglie e madre ma anche lavoratrice, ma anche donna che pu? aspirare alla libert? dagli stereotipi, ma ? poi vero? E quanto gli stereotipi sociali ci condizionano e forgiano la nostra psiche e costruzione dell'identit? di ognuna? Liberarsi dalla violenza ? facile? Quante di queste donne che oggi sono maltrattate e abusate dai loro compagni di vita, riescono ad uscire da quella che ? detta "la spirale della violenza"? E quante sono state abusate nell' infanzia, portandosi dietro e dentro un peso terribile? Vorrei raccontare a chi dice che ? facile uscire dalla violenza, migliaia di storie di abusi che rendono la donna completamente vittima, isolata, svalorizzata, negata. I meccanismi sono gli stessi dei deportati nei lager, un totale annientamento della propria personalit?, un essere addirittura "vittime felici", consenzienti perch? quello ? l'unico modo per sopravvivere alla paura. Non siamo tutte acculturate, forti e sicure di farcela da sole.
C'? un mondo di donne fragili, confuse, identificate nel proprio aggressore, fino a far proprio il sistema di pensiero dell'altro, fino alla negazione di se stesse e del proprio sistema di valori. La violenza ? la stessa dei reduci di Hiroshima, i danni provocati a breve e lungo termine si chiamano Disturbi da Stress Post-Traumatico.
Avete idea di cosa significhi? Significa non contare pi? niente, significa trovare dei comportamenti di evitazione della violenza, significa difendersi per non soffrire di pi?, significa vivere nel terrore che ti annienta e ti leva capacit? di giudizio e sane reazioni. Vuol dire s?, fare la vittima, spesso senza esserne consapevoli, significa non vedere vie d'uscita perch? il tuo carnefice ? l'uomo che tu ami e con cui avevi il progetto di una vita comune, di una famiglia e vuol dire ,in questo contesto, difendere questa famiglia a tutti i costi, perch? ? per questo che siamo state create.
I danni della violenza domestica sono terribili, e anche quando le donne decidono di dire basta, continuano a difendere il proprio uomo perch? l'identificazione in quel sistema di pensiero ? totale. Una donna che ha subito 15 anni di botte e terrorismo psicologico, una volta riuscita a scappare e a essere accolta in una struttura adeguata, ancora si preoccupa se pagare le bollette della casa dove lui continua a vivere perch? "poi poverino lui come far??!" Noi non crediamo sia facile sfuggire alla violenza familire. Troppo grande l'investimento affettivo,e molto complicati i meccanismi psicologici difensivi.
Il nostro compito come centro antiviolenza, ? quello di accogliere queste donne quando capiscono che ne va della loro pelle e di quella dei loro figli,e della loro dignit?, e stimolarle a prendere coscienza della discriminazione subita in quanto donne a cui vengono negati fondamentali diritti di libert? e rispetto ? nostra urgenza aiutarle a intraprendere un percorso di consapevolezza e autonomia, aiutarle a scoprire la forza che ? in ognuna di noi. Ci vogliono anni a volte, perch? le donne capiscano che hanno dei diritti e una vita intera da rivendicare.
Dite che ? semplice uscire dalla violenza?
Allora, per favore, calatevi nella realt? cruda, abbandonate le teorie e lavorate nel sociale, sul campo. Vi accorgerete di quanto lavoro sia necessario per salvarne solo una.
Pubblicato il: 28/07/2011