Un 'bollino blu' per i risoratori di qualit
Carlo Perali, presidente Assocommercio
Il nostro paese ? stato fra i primi al mondo a porsi il problema di dare riconoscibilit? ai propri prodotti valorizzandone l?origine ,il processo di produzione e finanche le modalit? di preparazione di alcuni cibi .
Inoltre diciamo che una forte coscienza ambientalista ha trasformato persino il settore agroalimentare, cambiando soprattutto il consumatore in un utente molto pi? attento ai prodotti naturali della terra, meglio conosciuti come i prodotti a denominazione di origine controllata o i cosiddetti prodotti doc .
Infatti non ? a caso che la cucina mediterranea ? diventata patrimonio dell?UNESCO come non ? a caso che l? 86% sceglie le localit? di villeggiatura solo se c?? una presenza significativa di locali o prodotti tipici; mangiare ? una esperienza ricca di significati e di cultura ma anche un riconoscimento serio dato ai produttori e ai prodotti della terra.
Orvieto, nella ristorazione , vanta da sempre una grande tradizione ; ? determinante difendere il settore per sostenere la professionalit? della cucina con piatti semplici e gustosi ,visto che la ristorazione ? il fiore all?occhiello del made in Italy e dunque anche un bellissimo incentivo per il turismo e l?occupazione
? tempo di ridisegnare il futuro turistico di Orvieto e quindi di rivalutare la professionalit? di queste aziende, troppo spesso trascurate o non considerate come risorse, con una maggiore disciplina e un?osservanza delle regole ma anche con una nuova visione di rilancio a sostegno e valorizzazione della gastronomia locale.
Tutto questo rientra nei programmi del distretto culturale della Tuscia. Un sistema territoriale caratterizzato da un patrimonio artistico ambientale in cui la cultura diventa soprattutto tradizione e quindi riesce a coniugarsi con un mercato come appunto : l?alimentazione, la qualit? della cucina, la coltivazione dei prodotti tipici , e un insieme di competenze e un marcato sviluppo di filiere a queste collegate
Un marchio a tutela di quella sana e buona cucina tramandata da generazioni, rappresenterebbe gi? un?ottima soluzione di rilancio e non solo della ristorazione, specie se questo concetto si potesse estendere ai dodici comuni del nostro comprensorio. Dovrebbe essere conferito dall?accademia della cucina un bollino di riconoscimento ai locali pi? meritevoli per la qualit? dei prodotti utilizzati e la tipicit? della cucina.
Una ristorazione in cui siano banditi cibi precotti o congelati o acquistati da imprese di catering e invece venga garantita e rispettata la tradizione gastronomica con i prodotti tipici del posto provenienti da filiere controllate e certificate.
L?esigenza ovviamente ? di tutelare la professionalit? e l?immagine della ristorazione considerando che questi locali svolgono una azione turistica a tutti gli effetti, peraltro supportata da una ricerca che rivela che l?86 % dei vacanzieri sceglie la localit? solo se c?? una presenza significativa di ristoranti o di prodotti tipici, quindi un bollino blu applicato sulle vetrine di queste attivit? indicante la genuinit? della cucina e dei cibi che portiamo in tavola ma con la capacit? di attrarre l?86% dei turisti che vengono l?Italia
Vediamo di non farci male da noi anche questa volta .
Pubblicato il: 29/06/2011