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Una seduta consiliare pi? drammatica del necessario

Pier Luigi Leoni

Sono in arrivo dalla regione pi? di venti milioni per lo sviluppo dell?economia nell?area orvietana. Ovviamente al PD farebbe pi? comodo avere nel palazzo comunale un commissario prefettizio (neutrale o neutro o neutralizzabile) che il sindaco Concina e quelli che lo contornano. Perci? i nervi sono scoperti a destra e a manca. Come dimostra la seduta del consiglio  comunale di Orvieto di venerd? scorso, commentata con la solita tempestivit? da Orvietos?, sulla quale vorrei dire qualcosa dal mio punto di vista. Chiedo solo un po? di pazienza.

La Redazione di Orvietos? ha colto pi? chiaramente di alcuni consiglieri il significato e la portata di una lettera che il prefetto ha scritto al comune in merito a un esposto del gruppo consiliare del PD sul mancato deposito, a disposizione dei consiglieri, dello schema del bilancio di previsione predisposto dalla giunta. Poich? il regolamento comunale di contabilit? prevede che il deposito deve avvenire almeno 15 giorni prima della seduta in cui il bilancio dovrebbe essere approvato, e poich? il termine ultimo di legge per l?approvazione del bilancio ? il 30 giugno, o si approva il bilancio entro il 30 giugno, violando il regolamento, o si approva il bilancio dopo il 30 giugno, violando la legge. Tutto pu? risultare chiaro (si fa per dire) se si leggono le disposizioni di legge, contorte come al solito: sia quella che d? una base di legalit? alla disposizione del regolamento, sia quella che stabilisce che cosa succede se il bilancio non viene approvato entro il 30 giugno. Trascrivo dal testo unico delle leggi sull?ordinamento degli enti locali e annoto:

Lo schema di bilancio annuale di previsione, la relazione previsionale e programmatica e lo schema di bilancio pluriennale sono predisposti dall'organo esecutivo [giunta comunale]

e da questo presentati all'organo consiliare unitamente agli allegati ed alla relazione dell'organo di revisione.

Il regolamento di contabilit? dell'ente [comune] prevede per tali adempimenti un congruo termine [che il regolamento di Orvieto stabilisce in 15 giorni], nonch? i termini entro i quali possono essere presentati da parte dei membri dell'organo consiliare emendamenti agli schemi di bilancio predisposti dall'organo esecutivo.

Il bilancio annuale di previsione ? deliberato dall'organo consiliare entro il termine previsto dall'articolo 151 [31 dicembre 2010, prorogato per il bilancio 2011 al 30 giungo 2011].

Nella ipotesi di cui alla lettera c) del comma 1 [cio? dello scioglimento del consiglio per mancata approvazione del bilancio], trascorso il termine entro il quale il bilancio deve essere approvato senza che sia stato predisposto dalla giunta il relativo schema, l'organo regionale di controllo [attualmente il prefetto] nomina un commissario affinch? lo predisponga d'ufficio per sottoporlo al consiglio. In tal caso e comunque quando il consiglio non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla giunta, l'organo regionale di controllo assegna al consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a 20 giorni per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all'amministrazione inadempiente. Del provvedimento sostitutivo ? data comunicazione al prefetto che inizia la procedura per lo scioglimento del consiglio.

Chi ha avuto la pazienza di leggere ha compreso che il bilancio di Orvieto non pu? ormai essere legittimamente approvato entro il 30 giugno. Ma anche che, per lo scioglimento del consiglio, devono succedere una serie di fatti tutt?altro che scontati. I fatti pi? probabili sono invece che la giunta predisporr? il bilancio prima della fine del mese e lo depositer?, e che il presidente del consiglio convocher? la seduta per l?approvazione in un giorno di luglio appena successivo al compimento del 15? giorno di deposito. Appena dopo il 30 giugno, il prefetto diffider? i consiglieri ad approvare il bilancio nella data gi? fissata dal presidente del consiglio, o fissando lui la data. A meno che non succedano fatti che a me sembrano poco probabili.

Quanto alla cosiddetta inversione dell?ordine del giorno (anticipazione della discussione sul contratto di finanza derivata con la BNL) che ha suscitato le proteste dell?opposizione, do la mia opinabile opinione. La maggioranza sospettava che l?opposizione l?avrebbe tirata per le lunghe sugli argomenti che avevano la precedenza nell?ordine del giorno, per far fare tardi all?assessore al bilancio, che voleva fare la sua parte nel dibattito sul contratto di finanza derivata, ma non voleva perdere l?aereo. L?anticipazione della discussione ha spiazzato l?opposizione, che ha dovuto fare in anticipo ci? che si era ripromessa per il dopo, cio? abbandonare l?aula in segno di protesta per un disguido nella consegna ai consiglieri del testo della proposta di deliberazione emendato in sede di commissione consiliare (per inciso, su mia proposta). Anche se il vero scopo  era, secondo me, di lasciare alla maggioranza tutte le responsabilit? nella materia scivolosa dei contratti di finanza derivata.

In ogni modo la deliberazione approvata dal consiglio comunale, ovviamente coi voti unanimi della sola maggioranza (assenti giustificati Luciani e Tonelli e astenuto giustificato Turreni) non fa altro che demandare alla giunta di valutare, sulla scorta dei pareri degli avvocati del comune, l?opportunit? di sospendere i pagamenti alla BNL in attesa della conclusione della vertenza giudiziaria intentata dal comune. Acqua fresca, o quasi.

Non so quanto interessino ai concittadini questa scaramucce, ma li invito ad interessarsene, perch? niente avviene in municipio senza incidere sulle loro tasche.

Pubblicato il: 19/06/2011

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