PRIMI SEGNALI DI CADUTA DELL'IMPERO BERLUSCONIANO

Non credo che ci possano essere dubbi sul fatto che le recenti Elezioni Amministrative sono state un test importante che ha ripercussioni anche sul quadro nazionale.

Non credo, altres?, che ci possano essere dubbi sul fatto che il Premier Silvio Berlusconi ne esce sconfitto a chiare lettere. Si votava in centinaia di amministrazioni locali e provinciali. Le citt? principali interessate dal voto erano Milano, Torino, Napoli e Bologna. Il Centrosinistra ha vinto in tutte e 4 le maggiori citt?  italiane in cui si votava. A questo si aggiunge la sconfitta del sindaco della Lega Nord a Novara, da sempre roccaforte del leghismo padano. Ma certamente il risultato che segna in maniera indelebile la sconfitta di Berlusconi riguarda Milano e Napoli. "Milano a portata di mano" recitava una canzone degli anni'60. "La Milano da bere" recitava uno slogan pubblicitario degli anni'80. Bene. Per Berlusconi Milano non ? pi? a portata di mano come prima perch? ha buscato una sconfitta cocente sul piano politico, e la Milano da bere, al Premier riserva solo un calice amaro da sorseggiare. E' chiaro che non bisogna mettere in simmetria fatti elettorali non omogenei tra loro. Un conto saranno le elezioni politiche future, un conto sono le elezioni amministrative locali, dove contano molto le personalit? dei singoli candidati-sindaco  al di l? del Partito o dello schieramento di appartenenza. Ma la grandezza di certe Metropoli italiane non pu? lasciare indifferenti gli addetti ai lavori sul piano delle ripercussioni di carattere nazionale. Milano a partire dalla cosiddetta Seconda Repubblica, cio? dal 1993 in poi, ? sempre stata una Citta-roccaforte elettorale della Lega prima e del Centrodestra poi, con la discesa in campo di Berlusconi con Forza Italia (1994). Il Centrosinistra in questi 17 anni aveva sempre faticato a trovare consensi nell'elettorato moderato. Neanche il ribaltone del 1994-1995 del sindaco Leghista Formentini era riuscito a scalfire le certezze dell'elettorato milanese, circa il poco credito da dare alla  Sinistra cittadina come forza di governo della Citt?. L'Ulivo aveva sempre cercato candidati-sindaco che il pi? possibile potessero essere rappresentativi di una certa borghesia milanese. C'era andato molto vicino il candidato Sindaco dell'Ulivo  Aldo Fumagalli,uomo di Confindustria, che nelle Comunali del 1997, costrinse al ballottaggio il fedelissimo Berlusconiano, Gabriele Albertini. Ma al ballottaggio non ci fu niente da fare. Bossi  sment? il sindaco uscente Formentini, che era pro-Fumagalli, e fece mancare i voti leghisti al centrosinistra e allo stesso Fumagalli. Rifondazione comunista, con la regia nazionale di Bertinotti, contribu? alla sconfitta di Fumagalli, facendo mancare anche i suoi voti nel ballottaggio milanese. Le altre elezioni comunali a Milano sono state senza storia. Hanno sempre vinto i candidati-sindaco del centrodestra in maniera netta, compresa la Letizia Moratti nel 2006. Il dato clamoroso di queste comunali milanesi del 2011 ? che il candidato del centrosinistra non era espressione della Sinistra pi? moderata e Liberal di area PD, ma veniva dall'area della sinistra pi? antagonista . Cos? avevano deciso gli elettori del centrosinistra nelle primarie del novembre scorso. Giuliano Pisapia ? certamente una persona di equilibrio e di spessore che ben piace alla borghesia milanes, ma viene da un area pi? alternativa a sinistra. Rifondazione comunista in passato, Ecologia e Libert?  adesso. Perci? la sconfitta del sindaco berlusconiano Letizia Moratti assume connotati ben pi? pesanti dei termini numerici. Anche a Napoli la sconfitta di Berlusconi e del Berlusconismo ? stata pesante. Anche qui le primarie favorirono un candidato-sindaco che non viene dal PD, ma dall'IDV di Di Pietro. E non ? uno qualunque. Ma si tratta di Gianni De Magistris, uno dei magistrati pi? odiati da Berlusconi. In questi anni a Palazzo Chigi, Berlusconi ha speso molto del suo tempo a varare decreti e provvedimenti per bloccare l'azione della Magistratura nelle inchieste in corso che lo riguardano. Pensiamo al "processo breve" o al "legittimo impedimento",( che sar? oggetto di referendum il 12 e 13 giugno) La sconfitta ? doppia perch? proviene da un candidato non di area Pd moderata; e poi perch? proviene da un magistrato da sempre avversato dal premier. A Torino vince facile un altro avversario storico di Berlusconi: Piero Fassino, il segretario che traghett? i DS verso il PD. A Bologna vince di nuovo un candidato del centrosinistra. Anche qui nella Regione Umbria il centrosinistra vince in molti comuni tra i quali Gubbio. Nella citt? eugubina, per anni si era andati avanti con un accordo elettorale anomalo tra il centrodestra e RifondazionecComunista, che esprimeva il sindaco Goracci. Il PD ha ripreso la guida della Citt? . Anche da noi , nel Comune di Orvieto, se si rivotasse oggi, il PD e il centrosinistra vincerebbero a mani basse,( riprendendosi la guida della citt?), dopo le crescenti difficolt? amministrative della Giunta di centrodestra guidata da Toni Concina. Questo ovviamente non significa che il PD abbia trovato una classe dirigente in grado di attuare un piano di sviluppo e risanamento della citt?.  Vincere le elezioni ? un conto, amministrare ? un altro. Mancano infatti figure carismatiche in grado di elaborare un progetto globale per la citt?, come lo fu negli anni'80 Franco Raimondo Barbabella. In quegli anni si cominci? a costruire un progetto di citt?, che venne seguito, seppur con delle varianti pi? o meno significative, anche da Adriano Casasole e Stefano Cimicchi negli anni'90. Il Terzo Polo di Fini-Casini e Rutelli, a livello locale, fatica a decollare; ma il test finale per  verificare la tenuta delle vecchie e nuove aggregazioni nazionali saranno le elezioni politiche generali, che ci saranno, al pi? tardi nel 2013. L? si vedr? se siamo veramente di fronte alla fine politica di Berlusconi e del Berlusconismo, inteso come metodo di Governo delle istituzioni  e del Paese.