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Il 2004 pu? essere l?anno per il riscatto della politica

Alberto Sganappa

di Alberto Sganappa
Presidente Gruppo SDI Provincia di Terni

Il 2004 sar? l?anno delle elezioni Amministrative in Umbria, con il rinnovo di molti Comuni e delle Province, e la possibilit? di un nuovo Statuto Regionale.
In Italia ? cominciato con un?esplosione di problemi che investono il Paese da pi? parti e ne rendono evidente la fragilit? strutturale e la difficile tenuta dei livelli sociali.
Dalla stabilit? dell?economia all?efficienza delle Istituzioni, alla credibilit? internazionale, si avverte un indebolimento della autorit? della nostra classe dirigente ed una sempre pi? difficile capacit? di risposta alle questioni poste dal governo di una societ? complessa.
In Italia negli anni ?90 la politica ha abdicato, di fatto, al suo ruolo e alle sue responsabilit?.
? la politica a dimostrare la sua debolezza; ed ? dal riscatto della politica che pu? derivare la ricostruzione di quella spirale virtuosa che pu? risollevare una democrazia affievolita e stanca.
Ci? ? stato possibile sotto la spinta di massicce campagne di opinione che hanno puntato alla delegittimazione del ruolo e della responsabilit? della politica, contrapponendo ad essa una "societ? civile", e  si ? diffusa una tendenza alla delega di poteri e decisioni ai cosiddetti "poteri neutrali".
A quelle figure istituzionali che, soltanto per essere risultato di una nomina di secondo grado, cio? non elettiva, sembravano rispondere a valori di garanzia, piuttosto che essere espressione di parte. Abbiamo assistito, gradualmente, ad un trasferimento d?autorit? e decisionalit? senza appello, a figure istituzionali "terze" rispetto al processo conflittuale proprio
di una democrazia aperta.
Il Governatore della Banca d?Italia, ? l?intoccabile ed inviolabile autorit? decisionale nei problemi dell?economia. Il magistrato, meglio se inquirente, ? diventato l?autorit? incontestabile nelle questioni della dialettica civile.
L?autorit? religiosa ? il punto di riferimento nelle scelte di valori. ? francamente imbarazzante per una classe politica che in questo modo si dichiarava incapace ad eseguire i suoi compiti.
Il fatto che sia stata, in parte predominante, la sinistra culturale e poi quella politica a favorire tutto ci?, ha rovesciato ruoli che avevano sempre visto in anni precedenti la rivendicazione da parte della sinistra del primato della politica e della sua insostituibilit?.
Come era facile prevedere, i "poteri terzi" non hanno retto al peso delle responsabilit? e dell?acuirsi dei problemi.
In Umbria e nel Paese bisogna impegnarsi perch? il 2004 sar? probabilmente l?anno del riscatto della politica. Il centrosinistra decida al pi? presto gli uomini e le donne cui affidare le responsabilit? apicali negli Enti locali insieme ad un giudizio sull?attivit? amministrativa svolta.
Ogni giorno perduto, alimenta la possibilit? di continuare a far affermare quell?idea infantile che affidava ad arbitri esterni la responsabilit? di decidere il bene ed il male.
Necessita ricominciare a far politica, assumendo tutte le responsabilit? che la maggioranza e l?opposizione ricevono dal popolo per difendere gli interessi generali dell?Umbria e dell?Italia, e delle quali dovranno dar conto in modo che gli elettori possano scegliere chi deve governare l?Umbria
e domani il Paese. Il centrosinistra ha molte possibilit? di continuare a governare in Umbria, ma deve saper anche decidere nei modi e tempi giusti.

Pubblicato il: 14/01/2004

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