STORICAMENTE STOICAMENTE

Nelle giornate di luned? e marted? della settimana in corso, ho vissuto due delle pi? luminose esperienze della mia esistenza di figlio e di padre.

Nella serata di luned?, la citt? di Orvieto ha voluto tributare a Romolo Tiberi un omaggio e un ossequio di riconoscenza per i quali sento vivo il dovere morale, anche a nome dei miei tre fratelli e di mia sorella, di rendere pubblica gratitudine alla Giunta e al Consiglio comunale nelle loro interezze, ai gruppi politici in essi rappresentati senza distinzione alcuna di provenienza partitica e, in particolare, alla consigliera Donatella Belcapo promotrice della iniziativa in termini.

Nel pomeriggio di marted?, Chiara Tiberi ha completato il suo corso quinquennale di studi Universitari conseguendo il dottorato ?magistralis? in Etica delle Relazioni Umane presso la facolt? di Lettere e Filosofia in Perugia. Ha inteso dedicare la sua laboriosa applicazione, oltre alle figure di riferimento dei suoi affetti famigliari, alla ?Signora che gioca a scacchi e alle sue eleganti movenze? e, poi, ?alle scelte difficili, ma coraggiose?.

Durante la discussione della tesi, il Relatore si ? e ha interrogato se esiste ancora un senso e una validit? ad essere filosofi e, mentre si sviluppava il ragionamento su tale quesito, dentro di me ne ho dato una convinta e positiva risposta perch?, fino a quando sar? doveroso e necessario anteporre il ?Pensiero? alla ?Azione?, il filosofo avr? insostituibile ragion d?essere cos? come, con logica stringente, mi ha intrattenuto il professor Franco Barbabella in una lunga conversazione di non molto tempo orsono.

Eppure il mio animo non ? sereno e appagato, anzi ? pervaso da un sottile tormento frammisto di ambascia e preoccupazione.

Come si fa a non essere preoccupati per il fosco quadro internazionale sull?orlo di una ricaduta della gi? gravissima crisi economica e sociale, ancora non del tutto superata?; non ? forse fonte di preoccupazione il constatare come i triangoli della politica nazionale, al pari di quelli locali, rischiano di trasformarsi, da retti e potenzialmente virtuosi, in un unico ?triangolo delle Bermude?, all?interno del quale, venti procellosi e acque tempestose risucchiano nel nulla anche l?imbarcazione apparentemente pi? solida e dall?equipaggio meglio organizzato?.

Per un uomo di parte, inoltre, ? sconfortante assistere al declinare progressivo del Partito Democratico, nel quale ha creduto e nel quale si ostina a credere, per il solo fatto che quest?ultimo non sia disponibile all?ascolto delle voci delle sue migliori coscienze e dei suoi migliori intelletti. Non si vuole ascoltare me?... sta bene!... Del resto non sono nessuno!.

Ma che non si voglia concedere udienza a spiriti illuminati e di riconosciuta saggezza, diventa ogni giorno di pi? maggiormente insopportabile e, per molti versanti, scandaloso e umiliante.

Recentemente uno scrittore di successo, Andrea Camilleri, e un pensatore affermato, Massimo Cacciari, hanno convenuto su una grande verit? e, cio?, che si pu? essere anziani ed avere idee e mentalit? giovani, lungimiranti e innovative. Esattamente al contrario dei gruppi dirigenti, ai vari livelli, del giovane PD che, per?, ? vecchio nelle idee, pauroso del nuovo, incapace di decidere e scegliere, profondamente immobilista e conservatore, sollecito solo alla difesa insensata di esponenti logori e non pi? credibili.

La politica ? impegno, abnegazione, profusione di energie e anche passione. Passione non soltanto come trasporto sentimentale, ma anche nel senso pi? etimologico della parola che, derivando dal verbo latino ?patior, passus sum, pati?, assume il significato di sofferenza.

E? la stessa sofferenza che sto manifestando in piena libert? di coscienza e se, nel dispiegarsi della storia, la pagana terra promessa di Zenone ? recintata dalla logica, alberizzata dalla fisica e resa fruttifera dall?etica, allora mi potr? anche appellare alla precristiana ragione dell?essere ?storicamente stoicamente?.