Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

ORTO CANE!


Roberto Minervini

?Orto cane? gli sentivo dire in continuazione, ?orto cane? ripeteva mentre dava gi? di vanga l?anziano che ero andato a trovare. Lui mi aveva visto arrivare  e quindi ci dava gi? con foga ed imprecava per manifestare al meglio la sua fatica e quindi alzare poi il prezzo.

?Buongiorno Gelmo? gli gridai io avvicinandomi e lui smadonnava ?? la terra? mi diceva dando per scontato un suo saluto ?? pesante perch? non smette pi? di piovere, ma io devo rivoltarla lo stesso senn? perdo la stagione e la motozappa mi s?impasta tutta?orto cane?. ?Non pu? aspettare ancora qualche giorno e??, ma non mi fece neanche finire riprendendo a smadonnare e, avvicinandosi a me che non osavo entrare nel suo sacro rettangolo recintato, ?quest?anno ? un disastro,? disse ?Ho fatto a malapena a tempo a piantare fave, agli e cipolle, quest?anno ? un casino, non si pu? aspettare, ogni cosa ha il tempo giusto, vede che belli i broccoletti, se non li piantavo al momento giusto, ?spigavano? e se non finisco di piantare in tempo i piselli, mi si riempiono tutti di pulcioni. Ogni cosa a suo tempo. E? la prima regola dell?orto?orto cane.? E si mise a guardarmi in attesa che gli chiedessi qualcosa da comprare ?Ma non potrebbe fargli un trattamento se arrivano i pulcioni?? Gelmo strabuzz? gli occhi, fece un passo indietro come se avesse ricevuto un colpo in pieno petto ed afferr? con forza la vanga che fino a quel momento, e per discorrere, aveva tenuto dritta su un piede e retta con due dita. ?Un trattamento?? quasi mi url? rabbioso e per un attimo ebbi la precisa sensazione che stesse per ammazzarmi con un preciso colpo di vanga, ?nel mio orto quella robaccia chimica non entrer? mai, piuttosto mi do in pasto ai pulcioni pure io, meglio, che morire avvelenato piano piano.? Lasciai perdere l?argomento, mi feci riempire la busta degli ultimi broccoletti del suo orto, gli diedi 5 euro e andai via contento di essere ancora vivo.

            Ero contento, ma mi sentivo un cretino. Andavo spesso da Gelmo a comprare roba del suo orto per avere una cosa fresca e sana e gli facevo quella domanda idiota. Mi sentivo un cretino perch? non riuscivo a togliermi di dosso quel mio essere cittadino, convinto della mia superiorit? intellettuale e quindi in grado di risolvere facilmente un problema di Gelmo. Invece ero io che non sapevo niente, non sapevo neanche che diavolo fossero quei maledetti ?pulcioni ?, avevo aperto la bocca ed avevo dato fiato ignorando che fare un orto ? una cosa seria, difficile e, se si fa senza chimica, ancora pi? difficile. Eppure Gelmo sapeva come si faceva ed anch?io ne beneficiavo non solo perch? mangiavo cose fresche e dal sapore straordinario, ma perch? erano sane e mi depuravano dalle schifezze che mangiavo di solito. ? Ma perch? ? pensavo ? non potevo mangiare pi? spesso io, i miei figli, i miei amici tutti quanti, il mondo intero roba pi? sana? Che senso aveva combattere il cancro quando tutti i giorni facciamo in modo, soprattutto mangiando male, di prendercelo. Ma chi l?ha detto che per me ? meglio comprare una cosa pi? bella a vedersi, ma che mi fa male? - Per una attimo mi sono sentito come uno che vede il Grande Fratello e pensa che sia tutto vero!

A quel punto sono tornato di corsa indietro, Gelmo mi ha visto arrivare e mi ha aspettato interrogativo, ?grazie? gli gridato, ?grazie perch? esisti? gli ho ripetuto tenendomi a distanza di zappa.

  

Pubblicato il: 27/03/2010

Torna ai corsivi...