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NOTIZIE CORSIVI

DOMANDARE E? LECITO. RISPONDERE E? CORTESIA

Massimo Gnagnarini

Ora che il disastro dei conti pubblici ? stato disvelato (?almeno in buona parte !), ora che lo stesso consiglio comunale ha certificato gli oltre 7 Ml di buco di bilancio, ora che si ? finalmente passati dalla fase di occultamento a quella di verit? sui debiti, ora ? necessario comprendere. Bisogna domandarsi e capire come e perch? si ? scivolati in questa situazione,  non fosse altro per impedire che si possano ripetere in futuro gli errori del passato.

Suggerirei, a questo proposito, di acquisire quei ?brogliacci segreti delle riunioni politiche di giunta? di cui ha parlato recentemente l?ex sindaco Cimicchi. Forse attraverso l?analisi comparata degli atti ufficiali e di quelli riservati si potr? comprendere la genesi della sequenza degli eventi sciagurati che hanno messo ko! la citt?.

Non sappiamo se l?ex sindaco Mocio nel corso del suo mandato abbia conservato l?abitudine del suo predecessore circa l?annotazione in un diario segreto dei fatti e delle circostanze che pur non comparendo nei testi deliberativi, hanno, verosimilmente, influenzato o determinato il processo formativo delle decisioni su molti  affari comunali.

Tuttavia se ci? fosse sarebbe di grande utilit? per colmare le lacune e riparare le omissioni che si possono riscontrare in atti amministrativi come quelli, ad esempio, che portarono il Comune, nel mese di dicembre 2007, a stipulare quel contratto di finanza derivata ( lo Swap-Collar con la Royal Bank of Scotland ) cos? penalizzante e cos? assurdo, ( con il suo attuale market to market negativo per oltre 10 Ml) che certamente pu? ben assurgere a madre di tutte le scelleratezze e le idiozie compiute dalla passata amministrazione per conto e nel nome dei cittadini orvietani :

Infatti ancor prima delle anomalie, delle clausole vessatorie, delle violazioni di legge e delle inascoltate contrarie raccomandazioni della Corte dei Conti che accompagnarono quella decisione, restano ancora da chiarire :

1)      Chi mise in contatto la banca scozzese con il Sindaco e la Giunta orvietana?

2)      Ci fu un intermediario esterno all?amministrazione ?

3)      E se s?, che rapporti c?erano tra l?intermediario e  RBS e tra l?intermediario e  Comune ?

4)      A che titolo agiva l?intermediario?

5)      Ci sono stati compensi per tale intermediazione e di quale natura e di che entit? ?

6)      Il Comune ha incassato un up-front dalla banca per quel contratto  ?

7)      E se s?, di che importo e in che modo ? stato inserito in bilancio ?

8)      Esistono collegamenti indiretti tra la vicenda del contratto di Swap con RBS e il Bando per la Caserma Piave ?

9)      Chi poteva anche indirettamente trarre vantaggio da un Comune sempre pi? ridotto in brache di tela e costretto a negoziare con l?acqua alla gola la cessione della Caserma Piave?

 

N? le risposte a queste domande, n? la consapevolezza da parte dei protagonisti  di almeno doversele porre prima di decidere, traspare dai disposti deliberativi ufficiali. Cos?, forse, se ci fosse realmente qualche annotazione in un diario o in un brogliaccio segreto della Giunta allora sarebbe pi? agevole la comprensione degli aspetti da chiarire.

Ma per questo potrebbe venire in soccorso anche solo la memoria dei protagonisti ai quali, naturalmente, non corre alcun obbligo di rispondere alle domande poste se non nel caso che a formularle fosse chi, per dovere istituzionale, ne ravvisasse l?obbligo in appropriata sede.

Certo sarebbe pi? elegante se, chi pu? rispondere a questi leciti interrogativi, lo facesse, ora, con un semplice e spontaneo atto di liberatoria cortesia.

Pubblicato il: 12/10/2009

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