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NOTIZIE CORSIVI

O CON LA LEGGE O CONTRO LA LEGGE

Gian Paolo Aceto

Sull?argomento di questo articolo nei giorni scorsi pensavo di fare un esposto alla Procura della Repubblica, perci? seguire la prassi consueta, e cio? andare alla Cancelleria della Procura della Repubblica, consegnare l?esposto facendomene vidimare la prima pagina, e poi aspettare.

Un esposto pu? essere scritto in forma di accusa diretta, facendo presenti fatti che ?a proprio parere? possono configurare reati, con nomi e cognomi

Oppure, quando non si hanno prove certe e inoppugnabili, ci si astiene dal formulare accuse e si porgono invece al Procuratore delle considerazioni, in sostanza ?si chiedono lumi?.

Non ? compito del cittadino fare indagini (nel senso che pu? farle, ma non ne ? obbligato), ma con un esposto fatto in una certa maniera si chiede alla Giustizia (che, ?per principio? non ? mai ?giustizialismo?) di fare chiarezza su fatti accaduti e ben pubblici su cui ci sono state forti disparit? di opinioni, e qualche motivo di turbamento l?hanno certamente creato.

Un esposto fatto in questa maniera non fa correre al cittadino nessun rischio di contro-esposto con anche relativa denuncia per, ad esempio, calunnia, palese infondatezza, (non scritta, anche la Lesa Maest? di una persona, o di un gruppo, o di parte di una parte).

 

Comunque, per autonoma decisione, ho pensato di trasformarlo in un articolo sui giornali on line, ben pubblici e perci? accessibili a molti pubblici ufficiali che essendo per esempio qualificati a ravvisare eventuali reati compiuti a mezzo stampa, devono per forza farsi cadere sotto gli occhi quanto viene scritto sui giornali on line, e quindi sono tenuti a farlo presente in Procura.  Perci? il risultato ? lo stesso che fare direttamente un esposto in Procura, cos? come ?il rischio??..

Non soltanto nelle linee essenziali di quell?esposto che poi non sono andato a portare in Procura, ma anche nei particolari, e anche nelle virgole, due punti, e punti e virgola, porgevo all?attenzione del Procuratore della Repubblica di Orvieto  alcune considerazioni su fatti pubblici occorsi nelle settimane scorse:

E scrivevo che:

(qui incominciano le virgolette d?apertura, con corrispondenti virgolette di chiusura dopo l?ultima parola dell?ultimo capoverso)

 

?Il 5 Aprile si sono svolte le cosiddette primarie del Partito Democratico. La Sig.ra Loriana Stella ha ottenuto 3157 adesioni, il Dott. Stefano Mocio 2946. La differenza ? perci? di 211.

E? stato di tutta evidenza che la ?vittoria?  ? stata ottenuta facendo sottoscrivere e ?portando? a firmare un gran  numero di persone che non erano cittadini italiani o che erano minorenni. E comunque constatiamo il diritto di un?organizzazione privata a far partecipare chi vuole e nelle forme che ritiene opportune alle proprie manifestazioni private.

I modi e la sostanza in cui si sono svolti i fatti, in s? stessi lecitissimi, stanno avendo un?influenza negativa sull?opinione pubblica in generale, perch? si sta constatando che queste primarie sono state l?avvio privato e paralegale  alla presentazione di una lista elettorale alle elezioni pubbliche e ben istituzionali del prossimo 7 Giugno.

Con le osservazioni che seguono Le chiedo  se lo statuto interno del Partito Democratico nella parte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

che concerne le primarie non possa considerarsi propedeutico all?eversione giuridica dell?ordine repubblicano e democratico, almeno nella parte riguardante le primarie, ?interne anche se pubbliche?, e soprattutto quando avviene il successivo passaggio della presentazione ufficiale delle liste che ne conseguono alle elezioni istituzionali.

La differenziazione tra lo statuto del P.D. e la Costituzione Italiana sta nel fatto che quest?ultima prevede che alle elezioni possano partecipare cittadini italiani e maggiorenni quindi di diciotto anni compiuti. Lo statuto del P.D. prevede invece che alle loro primarie possano partecipare anche cittadini stranieri, e anche chi abbia compiuto sedici anni, straniero o italiano che sia.

Solo gi? con questo fatto, lo statuto di questo partito risulta ben lontano dalla Costituzione Italiana, e perci? le linee fondanti del suo statuto sono antitetiche ad essa. Tuttavia  ancora gli articoli di questo statuto si potrebbero considerare una semplice dichiarazione come tanti hanno diritto di fare, e pur tuttavia contraddicono la Costituzione.

Ma nel momento in cui gli organizzatori della lista della Sig.ra Stella, finite le cosiddette primarie, presentano la lista elettorale agli organi statali istituzionalmente competenti, si avvera di fatto la fuoruscita dalla Costituzione, e con i sistemi usati nelle primarie la constatazione  di un ?avvio di fatto? a una situazione giuridicamente grave.

Le chiedo ancora se con quel risultato ?privato?, che se fosse rimasto tale sarebbe stato innocuo, cercando di accreditarlo come ?valido? con la presentazione ufficiale della lista e con tentata e presunta  piena sintonia con le leggi vigenti non venga operato un sopruso e una circonvenzione di persone capaci nella loro vita di tutti i giorni ma incapaci e rese non in grado di capire nel momento della scelta elettorale.

Il popolo non ? generalmente credulo nelle sue individualit? e nella sua vita quotidiana, ma pu? diventarlo quando diventa ?gruppo?, di qualsiasi specie. E? perci? in questo ultimo stato che pu? essere soggiogato facendogli credere che un fatto privato (e in s? lecito) possa essere legalmente preparatorio ad un altro (pubblico) che lecito potrebbe non pi? essere. E in questo senso si possono verificare tanti abusi quanti sono gli individui coinvolti.

Le chiedo altres? quale possibile alterazione della volont? elettorale e quale possibile turbamento

queste ?primarie? e la loro presentazione ufficiale alle elezioni possano avere, e quanto possano influenzare l?esito del voto, anche tenendo conto che ormai la cittadinanza sa (e nello stesso tempo non sa) che alle elezioni non potr? partecipare una buona parte di quelle persone che pur avendo partecipato a consultazioni private, non potr? farlo poi nelle elezioni del 7 Giugno non avendone i requisiti giuridici e politici e di conseguenza elettorali?.

Pubblicato il: 12/05/2009

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