Tra Mocio e la Stella il 'terzo' gode
Fausto Cerulli
Credo che Dante Freddi abbia colto nel segno, con la sua analisi sulla situazione del PD orvietano. In effetti la ricandidatura ufficiale di Mocio pone a Loriana Stella un preciso problema di coerenza umana e politica. Contrapponendosi al sindaco uscente, infatti, la nostra Hilary deve
dichiarare senza reticenze dove Mocio ha sbagliato, e per quali motivi non ? pi? adatto a fare il sindaco. Se non lo fa, perde ogni legittimazione a candidarsi: un sindaco che viene messo in lista di proscrizione ha diritto di sapere perch? non merita pi? la fiducia dei cittadini; e soprattutto i cittadini, che non conoscono gli intrighi del Palazzo, hanno il dovere di essere informati. Sia chiaro: io non tifo per Mocio n? per Loriana Stella, mi piacerebbe che diventasse sindaco un giovane, donna o uomo, estraneo alle beghe di corrente e interessato al bene della citt?.
Ma torno alla questione di metodo, sapendo che il metodo ? il merito travestito da forma. Loriana Stella raccoglie firme alla moda pannelliana, tuona contro il coordinamento del PD centro di Orvieto, che io non so neppure cosa sia e non voglio saperlo; ma non dice perch? dovremmo votare lei e non votare Mocio; tace sui propri meriti e sui demeriti di Mocio. Un gioco asfittico, defatigante: un presenzialismo quasi arrogante, l?idea di essere una Giovanna D?Arco investita da qualche Dio minore. Mocio, da parte sua, ha la consuetudine che vuole la riconferma di un sindaco eletto dal popolo, salvo che il popolo abbia sconfessato il suo operato di Sindaco. Ma in tutto questo, mi sembra che il popolo sia una astrazione distratta. I sostenitori della Stella sbandierano qualcosa come 150 voti raccolti tra firme sui banchetti e firme nella sede: ma il Comune di Orvieto, se non vado errato, conta pi? di 20.000 abitanti, per cui con 150 voti si pu? eleggere al massimo il custode del cimitero comunale, a meno che non si facciano votare anche i morti.
Trovo penosa e sconvolgente questa battaglia tra due cavalieri insistenti, come direbbe Calvino: nomi senza programmi, maschere dunque.
Sarebbe il caso di organizzare un Porta a Porta con
la battaglia per una candidatura del partito democratico debba risolversi in una scelta tra Mocio e
con qualche preferenza per un candidato eventualmente corrotto o corruttibile, tanto per restare in linea con l?attuale tendenza a delinquere del Partito Democratico. Ha ragione Dante Freddi: tra i due litiganti il terzo gode. Ed il terzo, in questo caso, ? rappresentato dall?opposizione; che se non approfitta di questa occasione per dare una spallata all?attuale maggioranza dimostra di essere imbelle o collusa.
Il popolo, intanto, si nutre delle luci nuove del Duomo: e non potr? andare a sentire l?unica attrazione di OrvietoIazz prossima ventura perch? il biglietto per O Mito Ioao Gilberto costa pi? di cento euro. Pi? del doppio della Social Card. Buone feste
Pubblicato il: 22/12/2008