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Mascio ? l?espressione del pi? becero 'peruginismo'

Guido Turreni, PdL Orvieto

 

Ho letto ora ?l?uscita? del sig. Mascio, assessore ai trasporti della Regione Umbria ed ammetto di essere disgustato e colmo di rabbia, per i toni usati da questo politicante della casta regionale nei confronti della nostra comunit?; ammetto anche di essere del tutto sconcertato per i contenuti con cui, in regione, l?assessore ai trasporti approccia i problemi infrastrutturali del nostro territorio.

E questo non tanto e non solo perch? si ? iscritto al partito del NO al casello nord di Orvieto (addirittura pare per lesa maest?, non avendolo coinvolto?che significa?), quanto piuttosto per i modi ed i toni da vicer?, con i quali costui intende misurarsi con la citt? di Orvieto e con noi Orvietani.

Per prima cosa credo che sia assolutamente fuori luogo per un personaggio istituzionale, com?? un assessore regionale, abbandonarsi alla battuta spicciola, se non alla diretta presa in giro di chi ritiene necessario realizzare il casello nord ( istituzioni e non).

Si potr? dire che il Casello bis ? inutile, oppure che la societ? autostrade non lo vuole (e ce credo? per fortuna che non ? lei che decide?), ma dire che chi far? il casello lo far? sboccare in aperta campagna sa veramente di manfrina infantile, di ?pappappero? dell?asilo, pronunciato per di pi? da persona che dovrebbe invece comunicare seriet?, concretezza e fiducia, se non altro per il ruolo che ricopre.

In secondo luogo noto un?arroganza nei confronti della nostra comunit? che rientra perfettamente nel peruginismo molto in voga in Regione negli ultimi quarant?anni, che ha portato questo territorio al colonialismo regionale ed alla emarginazione territoriale, concetti ben racchiusi nello slogan ufficiale di ?citt? regione?, assai azzeccato per compendiare la storia della Regione Umbria e della programmazione dello sviluppo territoriale assai foglino-centrico.

Basti guardare al tono usato a proposito del secondo stralcio della complanare, oppure a proposito della c.d. variantina di Sferracavallo, per rendersi conto di ci? che dico.

Intendiamoci: non che abbia tutti i torti quando si lamenta del fatto che il Comune ha programmato in modo pasticciato ed approssimativo il finanziamento di queste infrastrutture, per? c?? modo e modo, e soprattutto avrebbe potuto dirci che la Regione, in cambio del rapido definirsi dei finanziamenti comunali e provinciali, si impegna a mettere quantomeno nell?elenco delle opere pubbliche da realizzare nei prossimi cinque anni anche il secondo stralcio della complanare.

E invece no, e dagli gi? con le offese, con le prese in giro, con gli orvietani incompetenti (intesi come popolo), indecisi e sognatori, che amano aprire caselli in aperta campagna.

Ma con chi pensa di avere a che fare costui ? Chi si crede di essere?

Si crede anche al di sopra di un ente territoriale come la Provincia di Terni, che, per esempio, ha approvato all?unanimit?, mozioni e progetti relativi al Casello Nord ?

O vuole ancora continuare  a far finta ?di non aver mai sentito nominare il casello nord? ? Ma lei ? sordo sig. Mascio ?

Ma la cosa pi? importante da appurare oggi ?: queste domande, il PD locale se le fa ? E come si risponde ? Sempre nel solito modo prono ed inconcludente, oppure ? il caso di cambiare qualcosa nella dinamica dei rapporti Comune-Regione ?

Anche perch? di qua da noi il progetto ? chiaro: rottura e lotta con questi metodi e questi modi di trattare la nostra citt? (ed a quanto pare anche la Provincia di Terni) e forza aeroporto di Viterbo !

O vogliamo continuare a subire queste umiliazioni ?

Pubblicato il: 24/09/2008

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