Terni
Fausto Cerulli
Ora la piazza delle bambine, mentre le acciaierie sono tenere
fabbriche di sogni; ora le tue strade affollate di gente
che sa e non vuole che altri sappia che sa; e la fontana
di Piazza Tacito grida il suo grido alto di ferro quasi
diafano, mentre qualche sprazzo di Medioevo
resiste tra le macerie difficili a colmarsi delle anime di allora;
tu che hai sofferto la guerra dal cielo, ed ora ti contorci di pace
mentre il sole risorge tra le onde in discesa eterna delle Marmore;
e sulle rive della Nera alberi incredibili fanno ombra alle ombre
che non sanno morire.
Sei nemica a te stessa, ma con dolcezza tenace; di ferro e strade una volta
e per sempre nobili.
Ti sia quieta la vita, quando in te sorridono le liceali che sciamano
come farfalle seminude, calzoni a filo di pube,
e quasi etruschi gli zigomi; ma sono io, etrusco,
che le vedo cos? antiche nella loro impudica
tenerezza.
Pubblicato il: 15/09/2008