Montecchio
Fausto Cerulli
Il paese dove non si arriva mai
e poi non vorresti partire; io
la conosco nelle strade strette,
nella stretta dei vicoli, nella
gloria improvvisa dei cortili
medievali; si avvolge su se
stessa, si aggomitola come
al sole una gatta. Antiche
donne siedono sugli scalini
di pietra consumati dal
vento e dalla pioggia,
rara. Io conoscevo un fabbro
comunista, una ragazza
che profumava di uno
strano giacinto. Al bar
giocano giochi antichi
di carte gli abitanti
disabitati, senza tempo
da non perdere. La sera
? sempre morbida, sa
di velluto e vino fresco.
Io mescolo nostalgia
e voglia di scordare:
so che vorrei restare,
in pace nella pace.
Pubblicato il: 10/09/2008