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NOTIZIE CORSIVI

Orvieto 'lavori in corso'. 33milioni di euro per realizzare il programma del sindaco

Dopo mesi di "annunciazioni" finalmente partono le opere pubbliche, con progetti approvati e soldi disponibili

foto di copertina

Proponiamo per esteso la relazione che Giuseppe Germani ha rivolto loa Consiglio comunale giovedì  scorso, per presentare le opere pubbliche che caratterizzeranno l'intera amministrazione. 
Finalmente è superata la fase delle "annunciazioni" e si entra nell'operatività, con progetti approvati ed risorse disponibili. Tanti soldi: complessivamente 32milioni di euro, compreso il primo stralcio della Complanare. Con i 10milioni di BOC varati dal Consiglio giovedì ci saranno risorse per completare entro il 2009 il cosiddetto "programma del sindaco", di cui queste opere sono espressione.

E' molto, ma c'è ancora fuori gran parte della Piave. E agli occhi di tutti i cittadini, la soluzione con cui si risolverà la questione determinerà il giudizio sull'Amministrazione e sulla maggioramza che la governa. 
In occasioni successive entreremo nei paticolari, ma tutto parte da qui, dalla relazione di Germani. Che segue:

 

"Il Programma annuale dei  LL.PP. 2006 ha dovuto subire necessariamente un aggiornamento

consistente a fronte delle decisioni prese da questa amministrazione il 27 settembre 2006 con

l'approvazione del riequilibrio bilancio e con il documento n. 334/06 C.C. del 20.06.06   - in merito all'aggiornamento del programma amministrativo del Sindaco alla luce dei cambiamenti, anche investire sullo sviluppo e sul futuro Un piano d'investimenti di una città, come la nostra, di metà legislatura deve andare a mio avviso in questa direzione, e questo punta diritto a mettere in atto le linee d'indirizzo che questo consiglio comunale ha dato nei mesi passati.Consiglio Comunale relativamente alla riqualificazione del Centro Storico e di Orvieto Scalo, e al documento sulle politiche per gli anziani e per il terzo settore tutto ciò nella consapevolezza che occorre che ci manteniamo nell'alveo ben tracciato di:

 

Orvieto dentro le riforme regionali;

 

l'aggiornamento del programma di governo nel segno della partecipazione e della concretezza;

 

gli accordi di programma con la Regione dell'Umbria e la Provincia di Terni;

 

una visione organica per la realizzazione di un nuovo programma della Città di rilancio della stessa e di sfida per il futuro.

 

 

Ed inoltre  è la sintesi di un processo di condivisione dei progetti e delle priorità che, attraverso ripetuti incontri effettuati quartiere per quartiere, ha coinvolto i cittadini dei quali oggi recepisce le

esigenze più marcate.

 

Il nuovo Programma annuale dei  LL.PP. 2006 prevede interventi diffusi sul territorio secondo le

priorità indicate dai consigli di zona, dai cittadini, dalle associazioni.

 

Lo sviluppo economico mondiale sta ponendo  all'attenzione del mondo principalmente tre temi:

 

innovazione,

 

globalizzazione,

 

innalzamento dell'età media dei cittadini.

 

In molti convegni si è discusso in termini di macrosistemi e di macroeconomie, ma i temi sono perfettamente coerenti con le nostre problematiche quotidiane di piccola, ma importante città

d'Italia e riflettono i cambiamenti che negli ultimi anni, in modo sempre più rapido, hanno condizionato la nostra vita; temi e progetti puntuali che sono alla base del Programma di Governo

della città di Orvieto, a mo' di scenario "globale" in cui doverosamente si applica l'azione "locale".

 

Al centro delle nuove politiche urbane non c'è più solo la competitività, ma sempre più l'abitabilità.

 

Lo sviluppo lento è oggi una chance sempre più concreta per gli ex territori marginali e le piccole città, compresa la nostra.

 

Non lo diciamo in modo autoreferenziale: sono i numeri che parlano, quelli macro e quelli micro economici.

 

 E' sotto gli occhi di tutti,  le conferme, se ce ne fosse bisogno, vengono dal Censis, dall'Istat e dagli stessi osservatori internazionali  che le piccole o medie città del Centro Italia, tra cui Orvieto, sanno "sopportare" meglio la congiuntura economica e sociale 

 

Sono sempre più numerose, infatti, le istanze sociali, culturali, economiche e politiche che

intravedono un futuro fatto di una sommatoria di "qualità", con al centro l'ambiente, la qualità della vita, la cultura.

 

Ed allora tenendo ben presente tutto ciò che fin qui abbiamo detto, che ci siamo adoperati per elaborare un piano d'investimenti che si  caratterizza per le seguenti linee guida:

 

-innanzitutto il non semplice stato della finanza delle amministrazioni pubbliche a partire da quella locale ma nono solo

 

- il completamento delle opere iniziate negli anni precedenti per non lasciare interventi incompiuti,

 

-la forte azione di sviluppo nel settore delle manutenzioni per dare risposte in tempi certi ai cittadini sui problemi di più immediata visibilità, tenendo sotto controllo la spesa.

 

Dovendo fare i conti con risorse finanziarie limitate, abbiamo scelto di operare sulle risorse umane ed economiche necessarie al funzionamento del Centro Servizi Manutentivi e sul Sistema

informatizzato che hanno permesso di mettere a punto un piano di manutenzioni adeguato alle esigenze del territorio e, per questo stiamo portando avanti azioni di sinergie sia con gli altri comuni

del territorio sia con la comunità montana.

 

Nel piano degli interventi comunque l'Amministrazione Comunale ha voluto mantenere l'obiettivo che da tempo si è data quello della 'Città Unita', che si sostanzia nella creazione, su tutto il territorio comunale, di una serie di piccoli centri che abbiano analoghe condizioni di qualità della vita, dal centro storico, ai grandi quartieri, alle frazioni, ai piccoli borghi.

 

Una città unita che dovrà attrarre nuovi residenti provenienti da altre città, sicuramente con

problemi di vivibilità maggiori dal punto di vista qualità della vita, il che significa anche aumento

demografico.

 

Il piano delle opere pubbliche va in questa direzione, portando le infrastrutture primarie un po' su tutto il territorio.

Nella prospettiva futura, ogni località avrà la valenza di un borgo.

In ciò ci aiuterà fortemente la tecnologia: il cablaggio in atto, è ormai in fase avanzata di

realizzazione dando, a breve, la possibilità di poter svolgere tante attività lavorative in ogni parte del territorio.

 

 

A questo punto vorrei dare alcuni dati relativi al nuovo piano degli investimenti anno 2006. Il Consiglio comunale dicembre 2005  ha approvato un piano per complessivi 22.000.000 di euro circa

Il nuovo piano che andiamo ad approvare ha un valore complessivo di 32.000.000 di euro circa metà dell'investimento sarà utilizzato per la realizzazione del primo stralcio della complanare per un importo intorno ai 15.000.000 di euro

La crescita della necessità di spesa è dovuta a tutti quei fattori che dicevo all'inizio della mia relazione e che si rende indispensabile attivare in questa annualità se vogliamo arrivare al termine della legislatura con le linee programmatiche dell'azione di governo del sindaco in gran parte realizzate o in fase di realizzazione.

 

Tutto ciò chiaramente considerando i tempi necessari, e sempre più lunghi, viste anche le ultime modifiche alla legge inerente ai lavori pubblici che dal momento in cui vengono messe a

disposizione le risorse  finanziarie necessarie passano diversi mesi per completare l'iter amministrativo prima di poter affidare i lavori.

 

Il valore  delle risorse che sono state reperite tramite altri enti (regione, CIPE ecc) ammontano a circa  19.000.000 di euro

 

Mutui già attivati con la cassa depositi e prestiti già in possesso dell'amministrazione comunale sono complessivamente 3.000.000 di euro circa

 

La restante parte (10.000) verrà finanziata con l'emissione dei B.O.C.

 

Questa è in estrema sintesi il valore finanziario di questo piano che si prefigge di dare un accelerazione notevole al piano programmatico di questa legislatura:

la complanare, sulla quale non mi vorrei soffermare più di tanto, è entrata nella fase, almeno per il primo stralcio, nella fase operativa con l'affidamento del progetto definitivo.

Il nuovo centro di trasferenza  a Fontanelle di Bardano in fase di svolgimento l'iter per l' appalto dei lavori.

 

 Attuazione delle politiche comprese in Orvieto Ecocity e definizione di una Piano Energetico per realizzare efficienza e risparmio energetico, produzioni energetiche da fonti rinnovabili da rendere obbligatorie per le case di nuova costruzione e per gli edifici pubblici. Su questo piano va inserito il progetto in fase di elaborazione che prevede la realizzazione nel complesso Luigi Muzi di Ciconia di un progetto per sviluppare in quel luogo un centro per la produzione di energia elettrica e calore da fonti rinnovabili quale il sole e le biomasse.

 

 Di ciò è parte integrante la previsione di rifacimento per 600.000 euro della copertura della piscina comunale. 

 

 

L'appalto in corso per la realizzazione dell'infrastruttura per la posa delle fibre ottiche necessarie

per il cablaggio completo della città, del suo territorio e non solo, perché con il progetto  Centralcom, in sinergia con il consorzio Crescendo e comunità Montana stiamo portando avanti un

infrastruttura che nei prossimi anni sarà in grado di servire l'intero comprensorio.

 

Già nel 2007  le aree industriali di Bardano e Baschi saranno coperte da questo servizio

Il valore complessivo del primo stralcio dell'investimento è di circa 600.000 euro

 

 

Adeguamento dell'edilizia cimiteriale, saranno interessati i cimiteri frazionali di Torre S. Severo,

Capretta, Corbara, ed il civico cimitero monumentale di Orvieto per circa 1.000.000 di euro, lavori non più rinviabili pena non avere le disponibilità purtroppo necessarie, mentre stiamo completando l'iter amministrativo per la variante al PRG per dare corso all'ampliamento di quello di Bagni

 

 

Nel Centro Storico

 

E' in questo quadro che si colloca la questione della rifunzionalizzazione dell'ex Caserma Piave, che abbiamo considerato e continuiamo a considerare la grande occasione che ha oggi Orvieto per fare un salto, sia in qualità che in quantità, in direzione di uno sviluppo possibile e di una crescita

necessaria.

 

 La ex Caserma è e deve essere l'innesco di una nuova fase di dinamismo della città e dell'intero territorio.

 

Ed è in considerazione di questo aspetto che abbiamo dato corso al progetto della realizzazione

all'interno della ex-infermeria del palazzo delle istituzioni, previsto all'interno del progetto generale redatto da RPO, e sul quale investiamo quasi un 1.000.000 di euro che da un lato ci permetterà di liberare parte del complesso di via Pecorelli e dall'altro d'innescare quel meccanismo che ci permetterà di arrivare ad attivare quel progetto che questo Consiglio comunale ha licenziato nel mese di marzo 2006

 

E se vogliamo portare avanti e perseguire la nostra azione con gli obiettivi principali che ci siamo

detti nel documento di marzo e cioè:

- l'innalzamento della qualità della vita dei residenti;

- riscoprire e promuovere l'identità locale;

- diversificare ed ampliare le attuali tipologie di frequentazione turistica e, mediante una serie di

azioni che vanno dal completamento dell'organizzazione della mobilità e dei parcheggi,

- assegnare visibilità a tutti i beni culturali e naturali in un sistema organizzativo unitario (PAAO, sistema musei, ecc.);

- potenziare le infrastrutture per l'accoglienza turistica,

- la dotazione dei servizio per la città e il territorio.

 

 Funzioni individuate dal Consiglio comunale per il contenitore dell'ex caserma Piave, ma anche la

definizione di specifici progetti urbani per zone strategiche come il Palazzo dei Sette (con la Chiesa

di San Rocco), l'area del quadrivio della Torre del Moro, la valorizzazione del commercio,

artigianato ed attività compatibili con l'immagine delle funzioni complessive di tutto il centro

storico.

 

 Un'idea di sviluppo di Orvieto tra antico e moderno, insomma, che vuole riaprire la discussione su quale identità e quale sviluppo per l'area del centro storico in questo particolare tempo che viviamo, dove gli eventi attuali hanno una loro consequenzialità ed una dinamicità per cui è giusto pensare e ripensare le azioni da porre in essere.

 

Ecco perché sono improcrastinabili i progetti di:

-pavimentazioni ed arredo urbano del centro storico

-completamento di viale Carducci

-sistemazioni di aree verdi

-completamento e restauro del palazzo Simoncelli museo della ceramica

-completamento strutture della nuova biblioteca

-manutenzione straordinaria del Palazzo dei congressi

-interventi sulla chiesa di San Francesco

-completamento del restauro della chiesa madonna del Velo

-Rifunzionalizzazione del palazzo dei sette e creazione della galleria

-Adeguamento delle scuole elementari e materna di piazza marconi

Per queste opere abbiamo messo a disposizioni risorse per circa 3.500.000 euro

 

 

Orvieto scalo

 

 L'Amministrazione ha presentato nel mese di giugno di quest'anno un progetto complessivo sulla

filosofia di fondo per la riqualificazione di Orvieto Scalo, un documento che è l'inizio della

partecipazione su questi argomenti non la fine della discussione. Il quartiere di Orvieto Scalo è

strategico per l'intero territorio comunale e per la sua collocazione, un quartiere che soffre del suo

sviluppo originario intorno alle grandi arterie di viabilità su gomma e su ferro; un quartiere

attraversato da grandi infrastrutture come la 205, alla strada Bagnorese, alla 71 Umbro-Casentinese,

da due ferrovie, dall'Autostrada. Su Orvieto Scalo, l'Amministrazione Comunale con una serie di

piani è più volte intervenuta nel tempo, fino agli interventi estremamente qualificanti del PUC degli

ultimi anni, cioè una serie di importanti interventi nell'area intorno alla nuova Scuola Elementare

quali il parcheggio di Viale 1° Maggio, la riqualificazione dell'ex Malajoni  e dell'area del

parcheggio dell'orologio; seppure vi sono altri aspetti che attendono un completamento come la

questione legata al tiro a segno.

 

In questi anni si è provveduto alla riconversione e riqualificazione di importanti opifici che erano

nel cuore del quartiere, oggi si vanno a fare altri interventi significativi e completamenti importanti.

Quindi, non siamo  partiti da zero!

 

La presenza di un poligono di tiro a pochi metri dalla nuova Scuola Elementare oggi non è più

giustificato, bisogna perciò stringere il dialogo e il confronto già in atto con il Ministero della

Difesa e con il Demanio per individuare la sede opportuna ove trasferire il tiro a segno e realizzare

la palestra della scuola elementare nell'attuale struttura.

 

Il PUC, Ex Petrurbani, Ex Consorzio Agrario, ex Deltafina, sono tutti interventi che

sostanzialmente hanno riqualificato un centro strategico come Orvieto Scalo. Oggi è necessario

completare quella ricucitura urbanistica che permetta di mettere insieme i pezzi del quartiere che sono tagliati anche dalla grande viabilità. La progettazione unitaria dell'organizzazione funzionale di questo quartiere è un fatto fondamentale. La ricucitura urbanistica di Orvieto Scalo rispetto agli altri quartieri, attraverso percorsi pedonali e le connessioni con le Piagge, sta all'interno di un concetto chiaro che è la progettazione complessiva nel segno dell'unitarietà della città. 'Orvieto Città Unita' non è uno slogan ma sono azioni concrete previste sul territorio.

 

E' per questo che il piano aggredisce per risolvere definitivamente problemi annosi come la zona

del Santa letizia e S.S. Amerina dove investiamo 300.000 euro per il riassetto della viabilità interna all'area artigianale e commerciale mediante il rifacimento dei piani viabili, l'istituzione di sensi unici, la conduttura fognaria per le acque meteoriche ed il potenziamento dell'impianto di pubblica

illuminazione.

 

Interveniamo sulla rotatoria di Orvieto scalo con la realizzazione della corsia preferenziale per

Ciconia, mentre già è iniziato il cantiere per la messa in sicurezza della zona circostante con la

realizzazione delle aiuole spartitraffico, attraversamenti pedonali con dossi rialzati realizzazione di marciapiedi.

 

 

Ciconia

 

Per la frazione più popolosa del comune, anche se non siamo riusciti a chiudere l'iter del Contratto di quartiere, questo piano prevede interventi che ne fanno assolutamente parte, e che in esso hanno trovato lo studio integrato fra i diversi interventi.

-Progetto definitivo dei lavori di collegamento delle varie zone del centro abitato di Ciconia e

rifunzionalizzazione di Piazza degli Aceri. Nell'ambito degli interventi di riqualificazione urbana e

aggregazione sociale, il progetto generale prevede una serie di interventi integrati e sinergici fra

loro come ad esempio, la realizzazione di un percorso attrezzato pedonale che partendo dalla zona

del centro commerciale di Ciconia e passando attraverso Piazza degli Aceri e lungo l'area bambini

ed il centro sociale, arrivi al Parco del Carcaione dove, attraverso una passerella pedonale, è

consentito l'accesso al PEEP.

 Il primo stralcio del progetto  per un importo di 250.000 euro riguarderà la riqualificazione di piazza degli Aceri già esistente ma attualmente utilizzato come parcheggio.

Per la parte esecutiva verrà attivata la partecipazione con tutti i soggetti coinvolti, consiglio di zona residenti, commercianti.   

-Il completamento della pista ciclabile della Svolta,

-la realizzazione del primo stralcio del 3° asilo nido

 

il tutto ci porterà ad investire sulla frazione un importo di circa 1.000.000 di euro

 

 

 

A Sferracavallo non investiamo nulla, no scherzo.

Credo che il vero problema della frazione, dopo gli interventi degli ultimi anni sia il traffico, quindi la risoluzione del problema dei finanziamenti del 2° stralcio della complanare è basilare.

 

Penso però che nel frattempo si debba attivare la massima pressione su gli enti superiori, Provincia

e Regione perché i finanziamenti promessi per la cosiddetta "bretellina" possano essere messi a

disposizione quanto prima.

 

Su questo piano si dà soluzione alla viabilità minore interna all'insediamento urbano lungo Via

Arno che necessità di soluzioni più opportune.

 

 

 

 

 

 Aree Industriali

La situazione complicata del tessuto economico orvietano è evidente in tutti i settori. Prevale in

quelli più maturi come l'agricoltura, l'edilizia, il tessile, ma anche i più recenti come l'informatica e

le nuove tecnologie non hanno ancora portato quei frutti tanto sperati per un rilancio complessivo

dell'intero sistema economico locale.

Orvieto guarda con attenzione alla realtà importante delle piccole e medie imprese che costituiscono

un comparto interessante in cui si riconosce gran parte dell'ossatura sociale di questo territorio, alle

aziende artigiane e alla piccola industria, alla realtà crescente dei servizi moderni alle imprese. 

Rispetto alla nuova area industriale, serve realizzare un polo d' eccellenza per far ripartire il sistema produttivo attraverso l'immissione di innovazioni, di tecnologia e ricerca, mediante anche l'adeguamento dello stesso Consorzio Crescendo che insieme alle istituzioni locali e le Agenzie Regionali dovrà promuovere sviluppo sul territorio attivando la coesione dei sistemi produttivi, e

creando condizioni di contesto favorevoli all'innovazione. Sviluppando imprese ad alto contenuto

tecnologico anche nelle filiere tradizionali.

 

Ecco perché abbiamo programmato d'investire anche sull'attuale area industriale 150.000 euro per la sua riqualificazione.

A questo dobbiamo aggiungere che dovremmo tentare di capire se sarà possibile portare a

soluzione  il problema del casello Orvieto Nord per il quale la Provincia si sta movendo in un lavoro

di coordinamento

 

 

Per l'adeguata viabilità sulle strade comunali lavoriamo al fine di rispondere all'ammodernamento delle strade di Canale, Fossatello, Morrano, Botto, compreso il completamento della strada comunale di Osarella. Per un investimento di 400.000 euro compreso l'accesso alla nuova area artigianale.

 

"Il Piano delle infrastrutture vuole dare risposte anche alla difesa e salvaguardia del territorio -lo

stiamo facendo con lo studio definitivo delle molte problematicità diffuse, accertando le soluzioni e

giungendo alle necessarie intese con gli Enti di competenza: dai Comuni del comprensorio, alla

Comunità Montana, alla Provincia, alla Regione, al Consorzio di bonifica al fine di procedere alla

regimentazione di acque e alla stabilizzazione delle colline.

 

Abbiamo previsto le risorse necessarie per rendere sempre più efficiente il nostro servizio di

Protezione Civile che, anche in occasione degli ultimi eventi, ha dimostrato capacità di 

coordinamento fra tutti gli Enti e capacità di intervento facendo sì che, nelle nostre zone, non si

avessero fortunatamente effetti disastrosi.

 

 Inoltre, l'Osservatorio Rupe dovrà essere il centro di salvaguardia del masso tufaceo, su questo

aspetto stiamo investendo anche in termini di risorse per la manutenzione delle pavimentazioni del

centro storico a partire dal problema di Via Malcorini;  oramai con l'affidamento dei lavori già avvenuto siamo arrivati alla soluzione del problema

 

 

 

Già negli anni '80 l'area orvietana fece una scelta di sviluppo dolce, tutto il Progetto Orvieto è

imperniato sullo sviluppo della filiera turismo-cultura-ambiente.

 

 E' vero che la soft economy non nega il processo di industrializzazione, semmai occorre capire

quale tipo di industrializzazione.

 

Oggi emerge che abbiamo una grave crisi a livello generale economico e di sistema e quindi risorse

sempre più difficili da reperire, ma proprio in questi momenti occorre dare forza alle scelte ed

investire sullo sviluppo e sul futuro Un piano d'investimenti di una città, come la nostra, di metà legislatura deve andare a mio avviso in questa direzione, e questo punta diritto a mettere in atto le linee d'indirizzo che questo Consiglio comunale ha dato nei mesi passati.

 

Pubblicato il: 04/12/2006

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