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Bollettino dell'Osservatorio sulla situazione economica e sociale dell'area orvietana

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ORVIETO - Prosegue l'espansione del terziario a scapito dell'agricoltura, cresce la popolazione ma si riducono i crediti bancari. Questi i principali indici dell'andamento economico del Comune di Orvieto illustrati nel "XIV Bollettino dell'Osservatorio sulla situazione economica e sociale dell'area orvietana" presentato ufficialmente venerdì presso la sede comunale. Dai dati raccolti, nel 2005 la popolazione residente nel Comune di Orvieto è cresciuta (+0,32) in misura più accentuata rispetto all'anno precedente, passando da 20mila 841 unità del 2004 a 20mila 909. Sono state superate le 20mila 900 unità cosa che non avveniva più dal 1994. Trova così conferma un processo di crescita che si è interrotto solo nel 2001. Da segnalare, inoltre, l'importanza crescente della popolazione straniera residente nel comprensorio orvietano: fra il 1991 e il 2005 l'incidenza della popolazione straniera balza dallo 0,3 al 4,8 per cento sul totale dei residenti del comprensorio (dallo 0,3 al 4,4 nel Comune di Orvieto). Il quadro congiunturale del 2005 nell'area orvietana appare, comunque, contraddittorio. Per quanto riguarda le dinamiche imprenditoriali deve registrarsi un aumento del numero delle imprese extra agricole di 31 unità, quale saldo fra una leggera contrazione delle attività industriali e un notevole incremento di quelle terziarie (36 unità) confermato dagli avviamenti al lavoro in cui per la prima volta la quota del terziario supera quella dell'agricoltura. Nel 2005, insomma, è proseguito il processo di terziarizzazione del sistema economico dell'area orvietana che perdura ininterrottamente da almeno un decennio. Sulle 4mila 180 imprese attive alla fine del 2005 quelle operanti nel settore "altre attività" costituiscono il 44% del totale, una quota mai raggiunta in passato ma ancora lontana dai valori medi regionali (48,8%) e ancor più da quelli nazionali (53,3%). L'incidenza del settore industriale resta, invece, complessivamente stabile (23,7%) mentre a soffrire di più è quello agricolo, appunto, che appare entrato in una fase di progressivo restringimento. Crescono di quasi il 4% le presenze turistiche (7% nella città di Orvieto) mentre si registra una stasi nei crediti bancari nel comprensorio e addirittura una flessione dell'1,3 % ad Orvieto. Una battuta d'arresto dopo il brillante andamento dei crediti bancari nel 2004. Rispetto sempre al 2004 un decorso opposto si è tuttavia registrato nei depositi che ad Orvieto hanno segnato, dopo il calo del 2%, una ripresa del 4,5 nel 2005, in linea con la media provinciale e regionale. Più in generale, l'andamento incerto dell'economia orvietana in linea con quello regionale e nazionale, rappresenta una cesura rispetto al 2004. Secondi i dati pubblicati di recente dall'Istat regionale, in tale anno il numero degli addetti all'industria e servizi era aumentato nei confronti del 2003 di 258 unità pari al 4,4 per cento ad Orvieto e di 247 nel comprensorio (2,6%) contro una crescita media regionale dell'1,7. Ad Orvieto questo incremento aveva interessato quasi tutti i settori in particolare quello delle costruzioni (nel 2005 ne sono cessate, invece, 32) e degli "altri servizi alle imprese", e le classi di addetti, con eccezione di quella da 10 a 19, ma con un significativo balzo della classe più elevata quella da 20 e più addetti con un aumento di 297 addetti, pari a oltre al 23%.

Pubblicato il: 03/12/2006

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