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'Ho sete, per piacere!Padre, madre, figli. Un'esperienza di aiuto ai genitori'. Incontro organizzato dal Centro Culturale Acil

Sabato 2 dicembre, alle 15, sala del Governatore, Palazzo dei Sette. Proseguimento ideale del dialogo sull'educazione inaugurato il 21 ottobre scorso

"Ho sete, per piacere!Padre, madre, figli.  Un'esperienza di aiuto ai genitori", incontro organizzato dal Centro Culturale Acil, sabato prossimo 2 dicembre ore 15, sala del Governatore Palazzo dei Sette.
Madri, padri e figli.Questo rapporto così antico e così sconosciuto è il tema del primo incontro del ciclo "I dialoghi del Rischio Educativo" che si terrà sabato prossimo 2 dicembre ore 15, presso la sala del Governatore del Palazzo dei Sette.

All'incontro dal titolo "Ho sete, per piacere!  Padre, madre, figli.  Un'esperienza di aiuto ai genitori" interverrà Vittoria Maioli Sanese, psicologa della  coppia e della famiglia fondatrice e direttrice del Consultorio Familiare di Rimini . L'incontro è organizatto dal Centro Culturale Acil con il Patrocinio del COmune di Orvieto e della Diocesi diOrvieto-Todi.

Questo incontro vuole essere il proseguimento ideale del dialogo sull'educazione inaugurato il 21 ottobre scorso, davanti ad un'attenta e foltissima platea, dal professor Jesus Carrascosa, responsabile Internazionale dal Movimento di Comunione e LIierazione.

 Che cosa significa essere genitori? Descrire un'identità. Non si "fa" il genitore, si "è" genitore. Il problema dell'essere genitore è il problema dell'esser persona: dell'essere vero uomo e vera donna.

"Tutto quello che io sono - quindi come tratto me, i miei sentimenti, come tratto mio figlio, come tratto il mio lavoro, i miei amici, il mondo, la realtà, la vita- si irradia sul figlio il quale, assorbendo, per così dire, la mia immagine, impara chi è, impara la sua identità" così scrive Vittoria Sanese nel suo libro che dà il titolo all'incontro e che contiene la trascrizione di alcuni suoi seminari tenuti in giro per l'talia.  Lungi dal cedere alla tentazione di intellettualizzare, di psicologgizzare e tanto meno di tecnicizzare la trattazione del problema  lo scopo dell'incontro e quello di fornire un 'aiuto concreto a tutti, genitori e figli, che affrontano ogni giorni i problemi, le angosce, le speranze della vita.

 

 

Pubblicato il: 02/12/2006

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