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L'intervento polemico, lo "sni", di Donatella Bekcapo

"Il punto che oggi andiamo ad approvare è ovviamente una diretta conseguenza della situazione finanziaria che purtroppo questa amministrazione sta vivendo;  infatti, oggi, siamo di fronte all'ennesima riprova delle grosse difficoltà in cui ci troviamo.

Sono consapevole dell'importanza dell'atto perché senza di questo non potremmo avviare alcune opere pubbliche nei  prossimi anni. Ma mi chiedo, come altri, se tutte le opere pubbliche prospettate oggi sono necessarie?servono?; o, se magari, sia preferibile fare solo investimenti più significativi che vadano nella direzione e in coerenza con quanto da noi approvato. Penso, ad esempio, per la valorizzazione del Centro Storico di Orvieto e di Orvieto Scalo o alcuni interventi di cui parliamo da anni.

Mi domando, se abbiamo chiara la situazione in cui ci troviamo, una situazione così particolare, credo, che, molto probabilmente avrebbe avuto bisogno di maggiore :

PARTECIPAZIONE, INFORMAZIONE,CONDIVISIONE, TRASPARENZA ,COMUNICAZIONE, perché l' atto non è stato accompagnato da questo percorso. Dobbiamo uscire dal PORTO DELLE NEBBIE. Ancora stamattina sul Sole 24 ore veniva riportata la bontà del rating del nostro bilancio, credo che aldilà delle etichette, bisogna iniziare a differenziarci e a valorizzarci per le tante cose buone che possiamo fare e che facciamo.

Secondo me(e non solo!)prima di parlare di grande rilancio dell'amministrazione, le nostre difficoltà ci obbligherebbero prima a sanare la situazione, perché solo su basi forti si possono costruire progetti seri e dare così prospettive in grado di reggere quel grande tessuto economico e sociale che il nostro territorio ancora ci mette a disposizione. Infatti la politica del "buon padre di Famiglia" è, poi, la filosofia di fondo delle scelte operate dal governo di centrosinistra e di questa finanziaria.

Il ritorno al ricorso all'indebitamento, così come successo negli anni precedenti, mi preoccupa perché rischia di compromettere il bilancio del Comune di Orvieto per i prossimi anni (penso alla rata "quota capitale " che dovremmo pagare, ma soprattutto  impedirà nel  futuro la prossima amministrazione flessibilità nell'azione amministrativa.

Come è preoccupante la dichiarazione fatta dal presidente della Commissione di Garanzia e Controllo, a cui va tutta la mia solidarietà, che denuncia l'impossibilità di mettere la stessa nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro.

Credo che ci ha fatto capire a tutti noi, consiglieri  ma anche uffici-giunta-commissioni, che ci sono regole e diritti   da far e da rispettare.

Le responsabilità di chi opera nelle istituzioni è quanto mai importante e delicata, così come ci insegnano le vicende di istituzioni a noi molto vicine.

Prima di avviarmi verso le conclusioni voglio ritornare su un punto che ritengo molto importante; proprio per la necessità di una maggiore partecipazione e comprensione dell'attività amministrativa  diventa improrogabile, anche per il nostro Comune, l'uso del "Bilancio Sociale", così come ormai da anni predisposto da Importanti Comuni italiani come (Torino, Bologna , Modena , Rimini).

Sicuramente provvederemo al più presto a farci promotori di una proposta in tal senso.

Detto tutto questo, solo un altissimo senso di responsabilità istituzionale e politico mi porterà a votare a favore di questi atti e concludo veramente dicendo che la mia disponibilità non è illimitata. Spero che questo gesto dimostri qualcosa e che non si voglia trovare in futuro capri espiatori. 

Pubblicato il: 01/12/2006

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