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Non c'è pace alla Piemar di Fabro

Martedì i sigilli, ieri le fiamme. Lo stabilimento, che si occupa di recupero di materie plastiche, di nuovo messo sottosequestro dal Noe per violazione delle norme sulle emissioni in atmosfera. Esclusa categoricamente qualsiasi ipotesi di dolo

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ORVIETO - Martedì i sigilli, ieri le fiamme: non c'è pace alla Piemar di Fabro.  Lo stabilimento che si occupa di recupero di materie plastiche, di nuovo messo sottosequestro dal Noe per violazione delle norme sulle emissioni in atmosfera, ha rischiato di andare a fuoco ieri mattina intorno alle 13. 

 

Le fiamme sono divampate all'interno di un bruciatore dove erano contenute alcune rimanenze della lavorazione e l'intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Orvieto, arrivati sul posto con due mezzi, ha impedito che si propagassero e che danneggiassero altri macchinari.

 

L'allarme fortunatamente è stato immediato ed ha scongiurato il peggio.  Sul posto anche i carabinieri che escludono categoricamente qualsiasi ipotesi di dolo sulla natura dell'incendio e il titolare che conferma l'ipotesi "di autocombustione di un modesto quantitativo di materiale" la cui lavorazione sarebbe "inavvertitamente rimasta a metà prima della chiusura di martedì".

 

"Siamo in regola con i permessi e con la lavorazione" ha aggiunto il titolare dell'azienda nei guai, più o meno a singhiozzo, da oltre un anno. L'attività dello stabilimento che impiega attualmente una quindicina di operai, era finita, infatti, all'attenzione degli inquirenti fin dal settembre del 2005 sulla scorta delle proteste degli abitanti della zona causate delle emissioni maleodoranti, frutto a loro volta, delle lavorazioni. Sequestrata a marzo scorso la Piemar riprese l'attività una ventina di giorni dopo per tornare di nuovo a destare preoccupazioni nel mese di agosto con nuovi sopralluoghi di Noe ed Arpa.

 

"Il provvedimento - hanno affermato i legali Patrizia Marzola e Antonio Barberani - è ingiustificato in quanto la ditta è dotata delle necessarie autorizzazioni e opera nella piena regolarità. Procederemo quanto prima, pertanto, a presentare istanza di dissequestro e di riesame".

Pubblicato il: 30/11/2006

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