Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Panathlon Club di Orvieto e Fidapa incontrano Candido Cannavò

Pesentato a Orvieto, grazie alla collaborazione fra le sezioni orvietane del Panathlon Club e della Fidapa, il libro "E li chiamano disabili"

In un conviviale "riunita" che si è tenuta sabato 24 novembre 2006, le sezioni orvietane del Panathlon Club e della Fidapa (Federazione Italiana Donne, Arte, Professione, Affari) hanno incontrato al  "Ristrante Maurizio" il giornalista sportivo Candido Cannavò.
Un incontro a conclusione della presentazione del libro, scritto da Cannavò "E LI CHIAMANO DISABILI", storie di vite difficili, coraggiose, stupende.
Il libro è stato presentato a Orvieto, grazie alla collaborazione fra le sezioni orvietane del Panathlon Club e della Fidapa, resso la Sala Consiliare de Comune.

E li chiamano disabili
Il libro, scritto da Candido Cannavò, Prefazione di Walter Veltroni, racconta sedici storie di uomini e donne che hanno avuto il coraggio della non-rassegnazione. Sedici storie di uomini e donne colpiti gravemente nel fisico, diversi, ma che hanno saputo sviluppare forme differenti di abilità. "Diversamente Abili", dunque: chirurghi che hanno perso l'uso delle gambe ma riescono ugualmente ad operare, scultori ciechi che, senza aver mai visto il soggetto da riprodurre, scolpiscono busti perfetti; persone affette da gravissime forme di distrofia muscolare che conducono una normale vita familiare e sono impegnate nell'ambito del sociale e del volontariato. Il libro è edito da Rizzoli anche in una versione accessibile a non vedenti e ipovedenti.


Note Biografiche di Candido Cannavò

Candido Cannavò e nato a Catania nel 1930. Ha iniziato la sua carriera di giornalista presso il quotidiano della sua città "La Sicilia" nel 1949, occupandosi di sport ma anche di importanti problemi sociali e di costume. Il suo nome è strettamente, intrecciato a quello della "Gazzetta dello Sport", di cui è stato direttore dal 1983 al 2002, facendola diventare il più diffuso quotidiano sportivo d'Europa. Nel luglio del 2005 ha festeggiato il 50' anniversario della sua prima firma sul giornale per il quale ha seguito i maggiori avvenimenti sportivi mondiali e dieci Olimpiadi. Nel 1996, durante i Giochi di Atlanta, il Ciò gli ha conferito l'ordine olimpico. Nel 1998 ha ricevuto il prestigioso Premio Ischia per il giornalismo. Il suo primo libro, il best seller, "Una vita in rosa", ha ottenuto nel 2003 il Premio Cianciano, sezione autobiografìa, e il secondo, "Libertà dietro le sbarre", nel 2004 ha ricevuto un riconoscimento speciale nell'ambito del premio letterario e giornalistico Ernest Hemingway

Pubblicato il: 26/11/2006

Torna alle notizie...