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Frellicca:'Il software libero è libertà, è innovazione, è invenzione. è accrescere il senso di comunità'

L'assessore impeganto nella diffusione del software libero. Bilancio del Linux Day, evento sostenuto con convinzione dall'Amministrazione

Intervesta all'assessore  Massimo Frellicca, tra gli organizzatori della giornata del Software libero.

Come è andato il Linux Day 2006 ad Orvieto

E' andato molto bene, sia il seminario della mattina con relatori preparatissimi come Antonio Bernardi e Massimiliano Leone, sia l'Open Time nel pomeriggio. Il tema sviluppato quest'anno era riferito alla scuola e le scuole orvietane hanno risposto al meglio, sia con la presenza dei ragazzi sia con i progetti che sono stati esposti. In particolare tre Istituti hanno dimostrato l'uso di Linux nelle attività scolastiche, il Liceo Scientifico E. Majorana, l'Istituto per Geometri e l'Istituto Professionale, a tal proposito voglio ringraziare i presidi e gli insegnanti che hanno permesso e seguito i progetti.

La riuscita del Linux Day è dovuta in gran parte al lavoro svolto dai ragazzi dell'Orvieto Linux User Group, che hanno prima proposto nel 2005 l'iniziativa e poi fortemente collaborato con l'Amministrazione comunale per sensibilizzare le scuole al Software libero; oggi la maggior parte delle scuole orvietane, a partire dalle elementari, hanno installato il Gnu-Linux.

Possono quindi cominciare a conoscere un'alternativa ai Software proprietari come Microsoft.

Nel pomeriggio, nello spazio Open Time, molti ragazzi sono venuti per farsi installare nel proprio computer il Linux e questo rappresenta un grande passo in avanti in confronto alla prima edizione del 2005, ma anche a interloquire con i più esperti ragazzi dell'Orvieto Lug e con Massimiliano Leone che essendo uno sviluppatore ha potuto dare informazioni e consigli pratici.

Abbiamo ad Orvieto un importante patrimonio di giovani che si interessano di informatica e non dobbiamo disperderlo ma farlo crescere.

Anche nel 2005 ci fu un'importante presenza delle scuole

Sì, infatti è dallo scorso anno che stiamo sensibilizzando le scuole di ogni ordine e grado, la cosa non è semplice in quanto esistono realtà totalmente diverse. Nella scuola primaria ci sono problemi di carattere strutturale che stiamo cercando di risolvere con Orvieto Lug ma l'ottima disponibilità dei direttori didattici e degli insegnanti ci ha permesso di iniziare a installare Gnu-Linux nei computer.

Nelle medie inferiori e superiori c'è la volontà da parte dei presidi di utilizzare anche Gnu-Linux per le attività didattiche, alcuni istituti invece usano costantemente il software libero come dimostrato al Linux Day, da considerare che l'Istituto d'Arte di Orvieto sta costruendo un sito internet con Linux e per motivi di tempo non è riuscito a presentarlo il 28  ottobre.

Abbiamo già programmato con le scuole ed Orvieto Lug alcuni incontri seminariali rivolti agli insegnanti, per dotarli di alcuni elementi base da poter utilizzare nella loro programmazione didattica.

Che cosa rappresenta per l'Amministrazione comunale ma anche per lei  il Software libero

Il software libero è  libertà, è innovazione, è invenzione, è accrescere il senso di comunità, è economia e tanto altro, vede, noi siamo dentro una rivoluzione del mondo dell'informazione, del mondo della cooperazione tra intelligenze e non ci possono essere limiti nella circolazione delle idee ne per motivi economicistici ne di mercato. E' necessaria una condivisione di ciò che gli uomini inventano, d'altronde quello che sta succedendo nelle scienze dell'informazione è avvenuto nella matematica, nella fisica, nella biologia, queste scienze hanno avuto una rapida evoluzione proprio per la libera e aperta conoscenza umana.

E' una visione affascinante ma forse un po' romantica

No tutt'altro, è che la società in genere ma soprattutto le istituzioni non ne hanno piena consapevolezza. I giovani invece si, sono partecipi e attori, più o meno consapevoli, di questo processo. Pensi  come è cambiato il modo di comunicare, di conoscere e di scambiare idee con il digitale, con internet, pensi allo scambio dei contenuti culturali, oggi i ragazzi ma non solo, scaricano dalla rete centinaia di Giga di video e audio musicali.

Per esempio, uno dei più importanti programmi di scambio file fra utenti (Peer to Peer) è eMule, nel 2002 Merkur, uno sviluppatore che era insoddisfatto del client eDonkey2000, iniziò a sviluppare un nuovo progetto, altri sviluppatori si unirono e contribuirono, costruendo un Network sempre più efficiente, oggi eMule è aggiornato costantemente e grazie alla politica del free software molti sviluppatori possono dare il loro contributo gratuito per migliorarlo, mettendolo a disposizione della comunità e cooperando.

Il risultato pratico è che oggi, grazie al Software libero, chiunque e da qualsiasi parte del mondo, ovviamente con adeguati supporti tecnici, può scaricare con eMule un concerto, un film, un libro o quant'altro e tutto è perfettamente legale e gratuito.

Io scarico ogni giorno decine di video di jazz che sarebbe difficilissimo e costosissimo reperire sul mercato, concerti che solo pochi mesi fa sono stati eseguiti a Montreaux, Noth Sea, San Sebastian, New York oppure a Umbria Jazz.

Il  più importante motore di ricerca, che usiamo ogni giorno, Google, è basato sulla più grande rete al mondo di server Gnu-Linux, gestisce circa 150 milioni di richieste al giorno, fino a mille al secondo.

Perché molti paesi in via di sviluppo o emergenti parlano di Software libero

Per molti motivi ma due sono i preponderanti, il primo è determinato da ragioni "etiche" e di "principio", per dirlo alla Stallman, e l'altro per motivazioni "economiche" e di "mercato", sono le due ragioni alla base del Free Software e dell'Open Source.

Il Free Software e l'Open Source non sono la stessa cosa, anche se le due correnti di pensiero partono dallo stesso concetto e cioè che il codice sorgente debba essere libero, quindi che si possa copiare, distribuire, studiare, cambiare, eseguire, cosa non possibile con i Software proprietari come quelli di Microsoft ed altri.

Quali sono le differenze

 Il Free software nasce con Richard Stallman quando nel 1984 si rese conto che il linguaggio informatico sarebbe stato messo sotto chiave e che il copyright avrebbe determinato la sclerosi dello sviluppo dei programmi.

Stallman e un gruppo di hacker hanno creato un'alternativa che si definisce copyleft, cioè un permesso d'autore che permette di mantenere liberi e disponibili tutti i software.

La Free Software Foundation considera che il software deve essere libero non in quanto gratuito ma per una questione etica e di principio e che esistono una serie di diritti dell'utente del software che devono essere tutelati, quindi il software deve essere libero per questi motivi prima ancora che per motivi di mercato o economici.

L'Open Source pone la visione economica e di mercato come priorità ed il paladino di questa corrente di pensiero è Bruce Perens di cui ha scritto il manifesto l'Open Source Definition e fondato l'open Source Iniziative.

Questa è una problematica che coinvolge in modo rilevante anche le Istituzioni Internazionali, Nazionali e locali basti pensare che il mercato informatico della Pubblica Amministrazione in Italia ha una dimensione economica pari ad un decimo del mercato complessivo e che ha un passivo di circa tre miliardi di euro.

Ma sono soprattutto i paesi cha hanno difficoltà sui mercati internazionali che stanno investendo sul software libero, tra i tanti Lula in Brasile e Chavez in Venezuela.

Il Brasile, inoltre, ha un ministro della cultura che si chiama Gilberto Gil, il primo a distribuire in rete i suoi concerti gratuitamente, diventando un riferimento nella cultura digitale oltre che forte sostenitore della libertà di cultura  contro gli interessi delle multi nazionali.

Già nel 2003 paesi come l'Australia, la Cina, il Giappone e la Corea del Sud hanno iniziato ad usare Linux come software di base e poi c'è l'esperienza della città di Monaco che nel 2004 ha acquistato  esclusivamente software liberi per 30 milioni di euro, sostenendo e finanziando sviluppatori e tecnici tedeschi con evidenti ricadute economiche e di sviluppo tecnologico sulle industrie locali.

Questo rappresenta un altro fondamentale motivo per utilizzare l'Open Source.

Ed in Italia?

Molto c'è da fare, però siamo il terzo paese in Europa dopo Germania e Francia come numero di sviluppatori di Open Source e questo ha determinato una forte spinta verso le istituzioni per considerare la rilevanza del Software libero.

Angelo Raffaele Meo del Politecnico di Torino, presente al Linux Day di Orvieto con un contributo video, dice che nel 2004 il disavanzo commerciale in Italia è stato nell'ordine di 600 milioni di euro e che se i provvedimenti governativi fossero riusciti a spostare il 25% dei software proprietari in liberi, la bilancia commerciale avrebbe chiuso in attivo.

Il Ministero dell' Innovazione nel 2003, sulla scorta delle esperienze di Francia, Germania, Svezia, Inghilterra, ha istituito una Commissione sull'Open Source, presieduta dallo stesso Meo, ma vedo negli Enti Locali una maggiore attenzione ai benefici del Software libero. La Regione Umbria nel mese di Luglio ha varato la legge n.11 dal titolo " Norme in materia di pluralismo informatico, sulla adozione e la diffusione del software a sorgente aperto e sulla portabilità dei documenti informatici nell'amministrazione regionale"

Inoltra la legge prevede all'art. 7  l'obiettivo di incentivare attraverso programmi annuali progetti sull'Open Source da parte di Enti Locali e di Istituzioni scolastiche ma soprattutto all'art.8 di costituire un fondo per lo sviluppo dell'Open Source.

Come Comune di Orvieto utilizziamo da tempo 2  server Gnu-Linux, uno che gestisce la nostra rete l'altro che gestirà il progetto di e-government VBC (Virtual Business Gate), che permetterà una serie di servizi alle imprese, come la gestione di pratiche commerciali, il rilascio di permessi in ambito edilizio, la Dia, le informazioni e le richieste per i contributi di costruzioni, le agibilità, la vigilanza e le sanzioni.

In collaborazione con Orvieto Lug continueremo l'importante lavoro iniziato con le scuole e presenteremo nuovi progetti per il mondo del lavoro, aziende, cooperative, libero professionisti, associazioni di categoria ed istituti bancari della nostra città, colgo l'occasione per ringraziare la Cassa di Risparmio spa di Orvieto e la Fondazione per il contributo previsto per la buona riuscita del Linux Day 2006.

In conclusione quali sono secondo lei le prospettive e gli obiettivi futuri del software libero

Migliorarsi tecnicamente per determinare una forte alternativa ai software proprietari con un  importante aumento dei diritti dell'utente che oggi sono negati o molto limitati, creare un'economia diffusa territorialmente e non per poche multinazionali ma più complessivamente costruire una società della condivisione, un mondo dove l'informazione e la diffusione della conoscenza si propaghi liberamente.

 

Pubblicato il: 24/11/2006

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