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Tempo di bilanci. 'Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere'

Alcuni brani tratti dall'"almanacco" offerto agli orvietani dal sindaco Mocio nel dicembre 2005. Utili per capire il 2006 ed affrontare il 2007

Piave. Domani mattina conferenza stampa del sindaco Mocio per comunicare le linee intraprese dalla sua Amministrazione

foto di copertina

di Dante Freddi

E' trascorso quasi un anno dalla conferenza stampa di fine anno in cui il sindaco Stefano Mocio ha impostato l'attività della sua amministrazione per il 2006.

Erano giorni in cui i socialisti e i diesse presentavano i loro progetti per Orvieto e l'Orvietano, quelli su cui costruire le fortune della città e del territorio. I buoni propositi, favoriti anche dal clima natalizio, accendevano di speranza gli animi della nostra politica locale.
Anche il sindaco non ha potuto trattenersi dal raccontare quello che sarebbe stato il 2006 così come lo avrebbe voluto, migliore del precedente, "buono", felice "più più assai" dell'anno precedente, degli anni precedenti.

Riproponiamo alcuni brani dal "Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere", di Giacomo Leopardi, che evoca l'atmosfera in cui sono state rilasciate le dichiarazioni di Mocio.

Vend. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi. Bisognano, signore, almanacchi?

Pass. Almanacchi per l'anno nuovo?

Vend. Sì signore.

Pass. Credete che sarà felice quest'anno nuovo?

Vend. O illustrissimo, sì, certo.

Pass. Come quest'anno passato?

Vend. Più più assai.

Pass. Come quello di là?

Vend. Più più, illustrissimo.

E di seguito alcuni brani della conferenza stampa di fine 2005 del sindaco Stefano Mocio
I testi sono verificabili in forma integrale all'indirizzo http://www.comune.orvieto.tr.it//I/3A69A43B.htm

"L'elemento centrale della discussione del 2006 sarà la nuova fase del progetto di sviluppo della Città. Sinceramente, siamo stanchi di sentir parlare di continuità o rinnovamento, vogliamo offrire una discussione seria rispetto ad uno strumento di governo così come sono stati il Progetto Orvieto e la gestione del Sistema Orvieto, dei quali vanno ripresi i tantissimi elementi positivi, re-interpretandoli  secondo le nuove esigenze, senza però perderci ad inseguire prospettive di breve e medio periodo ma, al contrario, precorrendo i tempi.

Si tratta di costruire il governo del domani e su questo ribadiamo la centralità dell'Amministrazione comunale nel dibattito cittadino.
Nel 2006 promuoveremo tante riunioni tematiche: dalla riconversione dell'agricoltura di pianura, al sociale di domani, al binomio cultura-economia. Pensiamo ad una programmazione leggera non uno dei tanti piani quinquennali rivelatisi fallimentari. Discuteremo con tutti, richiamando anche tanti cittadini illustri di Orvieto che in diverso modo si sono distinti a livello nazionale e internazionale in campi specifici, ci rivolgeremo all'associazionismo, al volontariato sociale che è una grande risorsa, guarderemo ad altre esperienze per allargare la discussione".


"Il Bilancio del 2006 che verrà approvato il 30 dicembre prossimo è improntato agli investimenti nel senso che utilizzeremo tutto il tetto che la Finanziaria mette a disposizione per le opere pubbliche, dando priorità al completamento dei lavori iniziati, alle manutenzioni e ai nuovi interventi a partire dalla Complanare di cui si sta terminando la fase procedurale. Le opere pubbliche sono state tutte definite insieme con i Consigli di Zona e riguarderanno indifferentemente tutto il territorio comunale, dal centro storico ai grandi quartieri, alle frazioni.
Il bilancio del 2006 è un bilancio accettabile grazie alle scelte che insieme con tutti gli Assessori abbiamo fatto in piena collegialità.
Il bilancio non mostra difficoltà che non saremo in grado di gestire. Sarà un bilancio prudenziale in relazione ai forti tagli dei tetti di spesa imposti dalla Finanziaria che non sono del 5-6% ma del 12% reale, se rapportati al 2004 e considerando l'inflazione e le politiche di rinnovo dei contratti.

"Nel 2005 il riordino dell'Ospedale di Orvieto ha visto una grande discussione e la compattezza dell'Amministrazione Comunale, che ha potuto dare indicazioni costruttive e qualificanti al progetto di riorganizzazione proposto dall'ASL. In materia di sanità non delegheremo nulla a nessuno ma come Conferenza dei Sindaci effettueremo tutte le verifiche necessarie. I cittadini devono sapere che, quello che è in discussione, non è questo o quel privilegio per qualche figura aziendale, o operatori e sindaci, ma la crescita dei servizi sanitari del nostro comprensorio. In Umbria è in atto un confronto sul ruolo degli Ospedali. Il nostro Ospedale avrà un futuro solo se si caratterizzerà per l'emergenza-urgenza sulle 24 ore. Pertanto, occorre riflettere, anche da parte del mondo dell'informazione, sui rischi che si corrono mettendo sempre in evidenza le criticità, perché il rischio vero è quello di indebolire il ruolo della sanità orvietana. L'Amministrazione Comunale insieme con la Regione e l'ASL sta lavorando per rendere il nostro Ospedale all'altezza delle necessità, a cominciare dalla ricerca delle risorse necessarie per completare questo processo di adeguamento degli organici di medici e infermieri. L'audizione svoltasi nei giorni scorsi sulla sanità ha fatto emergere che, in tal senso, il futuro dell'Ospedale è un obiettivo comune ed irrinunciabile per tutto il territorio.

"Nel 2006 saremo in grado di presentare insieme con il Centro Studi Città di Orvieto la progettualità relativa all'incremento dell'offerta formativa in linea con il progetto di sviluppo della città facendo incontrare formazione e produzione". 

"A giungo del 2005 il Consiglio comunale ha preso atto del business plan (della caserma Piave n.d.r.)coerente con le linee date alla SpA 'Risorse per Orvieto' che prevede due grandi direttrici: le attività private e quelle pubbliche. A differenza delle risorse private sulle quali è impossibile agire, le risorse pubbliche riflettono l'andamento della finanza nazionale, per cui entro gennaio del 2006 dovremo compiere la verifica sulle reali disponibilità e risorse pubbliche da impegnare. In tempi brevi, riporteremo questa verifica in seno al business plan, aggiornandolo semplicemente. L'Amministrazione Comune ed RPO avranno le condizioni per effettuare questa verifica con il Consiglio Comunale sulla base del documento di pre-marketing che fornirà le tendenze del mercato. Si tratta dell'ultimo step importante sul quale vi saranno discussioni sicuramente forti ma costruttive, quindi si procederà alla gara ad evidenza pubblica internazionale. Nella prima parte del 2006 definiremo la partita senza ritardi. C'è l'intendimento, inoltre di attrezzare una piccola porzione molto marginale dell'ex Caserma, quale centro direzionale in cui trasferire alcuni uffici pubblici comunali e non, ciò al fine di liberare risorse di bilancio attualmente impiegate per fitti passivi e stabilizzare i bilanci". 

"L'agenda degli impegni e dei temi su cui l'Amministrazione comunale lavorerà per la prima parte del nuovo anno prevede, inoltre, il completamento di un altro pezzo importante della nuova Biblioteca comunale, la presentazione della 4^ Fase della Mobilità Alternativa e realizzazione del parcheggio di Via Roma, le azioni per il riconoscimento della Rupe di Orvieto quale patrimonio dell'UNESCO, l'avvio della progettazione del terzo asilo nido nel quartiere di Ciconia, la presentazione dei documenti per l'attivazione di finanziamenti pubblici nazionali ad esempio per i contratti di quartiere".

Passeggere: troppo illustrissimo, troppo.

 

 

 

 

 

Pubblicato il: 24/11/2006

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