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La Giunta regionale approva le 'Linee di indirizzo per le Aziende sanitarie e ospedaliere'

L'obiettivo perseguito è garantire l'universalità e la  qualità delle prestazioni sanitarie, attraverso interventi di razionalizzazione della spesa, integrazione dei servizi e potenziamento delle attività di prevenzione

Garantire l'universalità e la  qualità delle prestazioni sanitarie, attraverso interventi di razionalizzazione della spesa, integrazione dei servizi e potenziamento delle attività di prevenzione. In sintesi è questo l'obiettivo di fondo delle Linee di indirizzo per le Aziende sanitarie e ospedaliere" approvate dalla Giunta regionale e a cui dovrà uniformarsi il "Servizio sanitario regionale" (Ssr) nella fase che precederà l'approvazione del nuovo Piano sanitario 2007-2009.
Il contenuto del documento è stato discusso il 17 novembre scorso a Palazzo Donini, nel corso della riunione del Tavolo generale del Patto per lo sviluppo dell'Umbria cui hanno partecipato la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, l'assessore alla sanità Maurizio Rosi, l'assessore alle politiche sociali Damiano Stufara e i rappresentanti dei soggetti istituzionali, sociali ed economici firmatari del Patto. I partecipanti alla riunione hanno espresso sostanziale condivisione sulle indicazioni e sugli obiettivi contenuti nel documento della Giunta regionale.
 

Nell'illustrare i contenuti delle "Linee di indirizzo" e quelli del "Patto per la salute" siglato il 5 ottobre scorso tra Governo e regioni, l'assessore Rosi ha ricordato le positività nel rapporto Stato- regioni in tema di sanità introdotte dal nuovo Governo: "Dopo anni di tagli di risorse e fondi sottostimati l'accordo raggiunto nel 'Patto per la salute' ed il riparto del fondo nazionale sanitario fanno registrare un incremento medio nazionale del 3,2, che nel riparto tra regioni arriva a sfiorare il 4 per cento quello assegnato all'Umbria. Le risorse assegnate anche se non copriranno interamente il fabbisogno per ciò che riguarda l'innovazione e qualificazione dei servizi e della rete ospedaliera per le quali la Regione sta investendo fondi propri,  permetteranno di continuare a garantire un servizio universalistico e di qualità, non gravando i cittadini di nuove tasse. La Regione Umbria - ha aggiunto Rosi - pur essendo una delle pochissime con i conti in ordine, dovrà impegnarsi in maniera seria a spendere meno ma meglio, garantendo qualità e sostenibilità dei servizi azioni che dovranno essere i criteri ispiratori dell'attività dell'intero 'Ssr' a partire dal 2007".
 "Del resto - ha spiegato Rosi -alcune azioni in questo senso sono già realizzate con l'avvio dell'integrazione ospedaliera, il rinnovo della convenzione con l'Università, l'accordo con i medici di famiglia, il progressivo superamento della precarizzazione che ha portato nel 2006 alla stabilizzazione di 337 figure professionali, l'approvazione della legge regionale che istituisce il Consorzio (è in discussione in Consiglio regionale  il ddl per la trasformazione in Agenzia ndr) e che senza oneri ulteriori in termini di personale contribuirà alla razionalizzazione e diminuzione di una parte dei costi di esercizio". 
Nel ribadire il positivo confronto avviato con il Governo, la presidente Lorenzetti ha ricordato che il "Patto per la salute" individua risorse certe su base triennale e chiari criteri di intervento nella gestione della spesa e nella definizione    "questo - spiega Lorenzetti - comporta un'assunzione piena di responsabilità da parte di tutti noi: il tempo del rimborso a 'pié di lista' è finito, le risorse a disposizione sono definite, occorre quindi individuare degli efficaci meccanismi di controllo e governo della spesa, di integrazione, razionalizzazione e appropriatezza degli interventi, eliminando sprechi e doppioni per realizzare un sistema sanitario che abbia come obiettivo l'efficacia, la qualità e l'umanizzazione dei servizi. In questi sei anni abbiamo cercato di realizzare un Servizio sanitario regionale con queste caratteristiche ed è nostra intenzione proseguire su questa strada, senza alcun inasprimento fiscale per i cittadini"
Particolare attenzione è stata posta nel corso della riunione alla questione relativa agli anziani "non autosufficienti" per i quali è stato istituito un fondo nazionale, che "seppur esiguo - ha detto Rosi - costituisce già una importante novità, a cui dovranno aggiungersi le risorse regionali, per avviare efficaci interventi integrati in un'area sociale che in Umbria soprattutto ha un forte peso". Da parte dei rappresentanti della Regione e delle parti firmatarie del Patto è stata valutata favorevolmente  la possibilità di istituire una "tassa di scopo" destinata al finanziamento degli interventi per i "non autosufficienti".

Pubblicato il: 22/11/2006

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