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Capoccia assessore, Trappolino segretario, Germani ad altro incarico. Ma non è un passaggio tranquillo

Settimana importante per la vita politico-amministrativa della città, quella scorsa. Ci sono anche le dimissioni del Consilgio di Risorse per Orvieto e le mine che sono divenute vacanti. Barbabella per primo...

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di Dante Freddi

 

Settimana importante per la vita politico-amministrativa della città, quella scorsa.

La direzione dell'Unione comunale di Orvieto dei diesse, con all'ordine del giorno "Il rafforzamento del partito e la riarticolazione del gruppo dirigente nella nuova fase politica", ha in pratica dato inizio all'eliminazione della classe dirigente dell'era Cimicchi. Per primo tocca a Germani, appena sarà possibile e se Mocio sarà d'accordo, come presumibilmente è.

 

Il "rafforzamento" e la "riarticolazione" traggono origine, così recita il comunicato del partito dal " mutato contesto locale, provinciale e regionale che vede il nostro territorio inserito in un ambito di area vasta che necessita un posizionamento di professionalità e di esperienze in grado di esaltare il protagonismo politico amministrativo di uomini e donne dei democratici di sinistra(Germani non è adatto al contesto amministrativo , Capoccia sì. Capoccia non è adatto al contesto politico, Trappolino sì).

Sotto questo aspetto sono state chieste disponibilità a tutti i compagni e a tutte le compagne del gruppo dirigente per il raggiungimento degli obiettivi sopra esposti e per riaffermare il ruolo derivante dalla responsabilità di essere il partito di maggioranza relativa.

I compagni che sono stati individuati e hanno dato la loro disponibilità ad essere utilizzati a livello di partito, istituzioni locali, provinciali e regionali sono stati Marino Capoccia, Giuseppe Germani e Carlo Emanuele Trappolino".

Per rafforzare il loro partito i diesse hanno individuato tre movimenti essenziali: Capoccia assessore, Trappolino segretario dell'Unione comunale, Germani ad altro incarico.
Il ruolo di "tampinamento" di Mocio, che doveva essere svolto da Carpinelli, sarà quindi di Capoccia.
Per il rinnovamento, che dovrebbe passare attraverso Trappolino, sarà da vedere.

Altrettanto importante sono le dimissioni, forse già avvenute in questo momento, del Consiglio di amministrazione della Risorse per Orvieto, la società che doveva gestire la "riutilizzazione" della ex caserma Piave.
Barbabella e il suo Consiglio hanno capito che si stavano giocando la faccia in modo irrecuperabile ed hanno preferito defilarsi, coscienti che le promesse di continuità nel ruolo di gestione della caserma erano promesse da marinaio, che servivano per ottenere subito i "favori", ma che non sarebbero state mai onorate.
Ora Barbabella, personalità di primissimo piano in città, è una mina vacante, pronta ad esplodere nello Sdi e in Consiglio.
Senza considerare, e va fatto, che tra i dimissionari, quindi tra quelli in disaccordo con l'Amministrazione Mocio, c'è anche Giuseppina Fringuello, madre di Silvia, moglie di Umberto, alleati essenziali per chi vuole gestire la Margherita nell'Orvietano.

Pubblicato il: 20/11/2006

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