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Delitto e castigo al Mancinelli

Verrà rappresentato sabato 11 novembre alle ore 21 e domenica 12 alle ore 17

foto di copertina

Buona accoglienza del pubblico del Mancinelli per Gabriele Lavia e il suo Memorie dal sottosuolo, con frequenti applausi a scena aperta.
Con Delitto e castigo, invece, che verrà rappresentato sabato 11 novembre alle ore 21 e domenica 12 alle ore 17, si conclude il confronto fra due modi diversi di allestire spettacoli tratti da opere non nate per la scena. Il progetto "Il mistero dell'uomo. Due appuntamenti con Dostoevskij fra Teatro e Letteratura" volge al termine ospitando un "signore della scena" come Glauco Mauri che, insieme all'inseparabile Roberto Sturno, l'assassino di turno, interpreta il giudice istruttore Porfirij, convinto da subito della colpevolezza del giovane scellerato. Dice Rodolfo Di Giammarco su La Repubblica "Non è la storia di un serial killer, o di un giovane emarginato di una banlieu francese, ma è la vicenda-metafora di Delitto e castigo scritto nel 1866 da Dostoevskij, e oggi ha molto senso l'idea di Glauco Mauri di adattare e dirigere per la scena una versione scarna di quel delitto".

La sorprendente scena di Alessandro Camera, con un soffitto a forma di spaccato del cervello, con i suoi intricati meandri che a volte scendono a formare le pareti entro cui si dipana la vicenda fra il presunto assassino e il suo persecutore, la dice lunga sulla scelta di selezionare dal lungo romanzo le fasi psicologiche riguardanti l'orrore e l'insensatezza di un delitto. Glauco Mauri pensa che "il teatro ha bisogno di 'favole' da raccontare agli uomini e l'appassionante cammino, dal delitto al castigo, di Raskolnikov è una di quelle grandi 'favole' che chiedono di essere raccontate perché possono aiutare l'uomo a meglio comprendere se stesso". Rita Sala de Il Messaggero ha scritto: "Mauri, regista che non dimentica la necessità di tenere sempre in pugno l'attenzione del pubblico, costruisce due tempi secchi e vorticosi che galoppano verso l'epilogo. E comunque scava, lungo il thriller di rango, due solchi continui nei quali il proprio personaggio e lo stesso Raskolnikov hanno agio di espandersi fino alla grande interpretazione".

Per ulteriori informazioni sullo spettacolo è possibile contattare il botteghino del teatro al n. 0763/340493 oppure consultare il sito www.teatromancinelli.it

 

Pubblicato il: 09/11/2006

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