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Assocommercio commercio raccoglie firme contro la regolamentazione del traffico

Una battaglia di retroguardia contro un "progresso" ineluttabile. I varchi elettronici, il "controllo" quindi, impauriscono i commercianti di Assocommercio.   Perali:"I commercianti e gli artigiani della rupe si ribellano ad ulteriori imposizioni "

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Carlo Perali, presidente di Assocommercio, combatte la sua battaglia contro i tentativi dell'Amministrazione, peraltro ancora soltanto ipotetici, di limitare il traffico veicolare nel centro storico di Orvieto e di installare due varchi elettronici per individuare chi trasgredisce il divieto di transito all'interno della zona a traffico limitato di corso Cavour.

Una battaglia di retroguardia, contro decisioni che in città più civili sono state  compiute da anni, ma che da noi si alimenta addirittura con la raccolta di firme contro una modificazione ineluttabile del modo di utilizzare l'auto, contro il prgresso.
Ricordo che quando il compianto dottor Eraldo Cortoni, assessore comunale, inventò alla fine degli anni Sessanta una timida isola pedonale, i suoi colleghi commercianti si ribellarono ferocemente. Sarebbe utile che in questa occasione la categoria reagisse controllando la propria "paura del cambiamento", istinto conservatore utile ma che deve esser mediato dal ragionamento per divenire socialmente produttivo.


Segue il comunicato diffuso da Assocommercio:

"Cresce la protesta dei commercianti contro la decisione di blindare il centro storico.

Già penalizzati da una finanziaria che non tiene conto dei problemi degli autonomi, i commercianti e gli artigiani della rupe si ribellano ad ulteriori imposizioni che danneggiano la loro attività.

A tale scopo Assocommercio organizza una raccolta di firme contro il sopraggiungere dei varchi elettronici in città e la conseguente chiusura al traffico del centro storico a Orvieto.

Si tratta infatti di un provvedimento inutile e costoso, che non agevola le condizioni precarie del commercio, ma mira invece a distrarre dalle tante problematiche irrisolte della rupe.

E' una soluzione presa contro il parere delle associazioni senza nemmeno il presupposto di un confronto, senza chiedere mai il parere di nessuno.

E' una proposta impopolare che sicuramente non serve alla città, ma che trova ugualmente una sua logica, proprio dai proventi sostanziosi delle multe.

Conoscendo inoltre il dissesto in cui versano al momento le casse comunali, consigliamo gli amministratori di spendere meglio le risorse ancora rimaste, iniziando proprio dal risparmio su quel tipo di intervento".

 

 

Pubblicato il: 09/11/2006

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