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Quarta rottura dell'acquedotto in meno di due mesi. A secco ieri Ciconia ed Orvieto scalo

Disagi e disservizi a non finire si sono verificati durante tutto l'arco della giornata

ORVIETO - Quarta rottura dell'acquedotto in meno di due mesi, di nuovo rubinetti a secco ieri ad Orvieto, nei quartieri di Ciconia ed Orvieto scalo.  Stavolta a causare il disservizio che è andato avanti per mezza giornata (dal mattino fino al primo pomeriggio) è stato un guasto alla condotta adduttrice al serbatoio de "La Costaccia", in località Cava ex Mulino.  Disagi e disservizi a non finire si sono verificati durante tutto l'arco della giornata nei popolosi quartieri ai piedi della Rupe.  Anche l'ospedale di Orvieto è dovuto ricorrere alle cisterne d'emergenza, mentre completamente a secco sono rimaste le scuole, molti esercizi pubblici che non sono attrezzati per l'emergenza e centinaia e centinaia di abitazioni private.  Inevitabili i disagi strettamente connessi all'interruzione del servizio.  A lamentarsi sono stati soprattutto bar, parrucchieri pizzerie che hanno visto colare a picco gli affari.  "Ho dovuto mandare a casa almeno una cinquantina di persone - afferma Massimo Caligiana di "Max acconciature" a Ciconia.  "Ci siamo attrezzati con delle ghirbe ma non è certo possibile offrire tutti i servizi ai clienti - fa notare -  in percentuale avrò lavorato un buon ottanta per cento in meno".  La mancanza di acqua ha rallentato anche il lavoro di bar e pizzerie.  

 

"Una giornata impossibile - commentano al "Barzelletta", sempre nel quartiere di Ciconia - siamo indietro col lavoro e i bicchieri si accumulano nella lavastoviglie".  In un vicino caffè, invece, da qualche tempo a questa parte, visto il ricorrere negli ultimi tempi dell'emergenza si sono attrezzati con delle cisterne.  I lavori di riparazione, comunque, sono scattati immediatamente e hanno consentito di ripristinare il servizio intorno alle 15, quando l'acqua è tornata a scorrere progressivamente in tutti i rubinetti.

 

Nel frattempo il Sii, unitamente alla sede di Orvieto dell'Asm provinciale, aveva predisposto un servizio sostitutivo con autobotti dislocate in via degli Ulivi, a Ciconia, e via monte Bianco, ad Orvieto scalo.  La frequenza del disservizio richiama l'attenzione sul progetto, fermo da tempo, dell'applicazione di sistemi di videosorveglianza dell'acquedotto che consentano, in caso di guasti, di intervenire prima che i serbatoi si svuotino, lasciando all'asciutto gli utenti.  "Si tratta di un progetto bloccato da tempo dall'iter per il rinnovo del piano d'ambito - spiega il direttore generale del Servizio idrico integrato, l'ingegner Mauro Latini - ma ormai - garantisce - dovremmo essere pronti per partire entro pochi mesi". 

 

I guasti effettivamente negli ultimi mesi non hanno dato tregua.  A metà settembre era toccato al centro storico, rimasto senz'acqua dalle 8 del mattino fino alle 18, a causa della rottura di una tubazione nella distribuzione principale in località ponte del Sole.  Stessi disagi dopo quindici giorni, sempre a Ciconia e Orvieto scalo.  All'origine, allora, il guasto ad una apparecchiatura idraulica all'interno della camera di manovra del serbatoio Costaccia che ne aveva causato lo svuotamento.  E ancora, appena il 19 ottobre scorso altri disagi, con relativi abbassamenti di pressione e mancanze di acqua, si sono registrati nella zona rurale di Orvieto (località Biagio, Villanova, San Quirico, Rocca Ripesena, località Buonrespiro e zone limitrofe) sempre per un guasto sulla tubazione.

Pubblicato il: 05/11/2006

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