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Tutti nel Distretto turistico ternano

L'assemblea dei sindaci ha approvato all'unanimità il documento d'indirizzo che contiene l'adesione al Distretto turistico di tutti i soggetti pubblici e privati del territorio provinciale

L'Assemblea dei sindaci della provincia di Terni ha approvato all'unanimità il documento d'indirizzo, presentato dal presidente della Provincia, Andrea Cavicchioli e dall'assessore provinciale al Turismo e all'Industria alberghiera, Fabio Paparelli, contenente le linee di programmazione e gestione del settore turistico su scala provinciale, alla luce del nuovo testo unico regionale che normerà il comparto, e che è ormai in dirittura d'arrivo, prefigurando un nuovo assetto organizzativo in sede regionale con Sistemi Turistici Locali costituiti su base volontaria con il compito di lavorare alla costruzione e al miglioramento dei prodotti e dell'offerta turistica.

Cavicchioli e Paparelli hanno definito fondamentale promuovere la partecipazione di tutti gli operatori pubblici e privati, anche del comprensorio orvietano, ad un Distretto Turistico Integrato della provincia di Terni che, basandosi sulla positiva esperienza fino ad oggi sviluppata, possa implementare la sua azione divenendo unico punto di riferimento a livello provinciale per la promo-commercializzazione dei prodotti e dei pacchetti turistici. "E' evidente - commentano il presidente della Provincia e l'assessore - che questo comporterà un adeguamento dello statuto dell'attuale DITT valorizzando al meglio le vocazioni e le eccellenze che in questo settore esprime il territorio provinciale. Questo obiettivo sarà perseguito attraverso la costituzione di un Comitato promotore che vedrà la presenza dei rappresentanti del settore pubblico e privato e che elaborerà proposte concrete per un nuovo accordo di programma finalizzato alla costituzione di un STL secondo la nuova normativa  e ad un consorzio operativo unico su base provinciale. "Tenendo conto - dicono infine presidente e assessore - della necessità di ottimizzare le risorse e gli sforzi organizzativi, queste condizioni sono imprescindibili per ottenere quei risultati da tutti auspicati in un percorso di razionalizzazione che riguarda anche gli altri settori".

                                                                                                             

Pubblicato il: 06/11/2006

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