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Perali. Il centro storico ha perso trenta attività in pochi mesi

Nel centro storico, quello che dovrebbe essere il cosiddetto "centro commerciale naturale", niente parcheggi o parcheggi troppo cari

Pubblichiamo questo interevento di Carlo Perali, presidente di Assocommercio, sulla condizione del commercio nel centro storico.

"Perseguendo un'idea fissa di sviluppo commerciale che ormai da tempo ossessiona la mente di alcuni politici locali, anche il centro storico, sulla scia di quella scelta è stato ribattezzato "centro commerciale naturale".

Ma quello che nell'intenzione propagandistica degli amministratori si vorrebbe assimilare al mito perfetto delle coop rendendolo come qualcosa di estremamente facile, tanto da definirlo naturale e quindi farlo rientrare in un disegno molto più vasto di  monopolio nazionale, è  in realtà molto difficile. 

Questo perché la città unisce agli impedimenti di un'urbanistica sicuramente non fatta in funzione del commercio, le manchevolezze di un'Amministrazione che in tema di scelte e d'organizzazione sicuramente non si è mai troppo distinta.

Così dove il commercio sembra crescere spontaneo ancora non si riescono ad avere parcheggi sufficienti, o a ridurre i prezzi dei parchimetri, tanto meno a indire il bando di un concorso per un vigile che controlli il centro storico, né un deposito di merci per il rifornimento dei negozi. Mentre ognuno può liberamente attaccare l'insegna che più l'aggrada o invadere la strada con cianfrusaglie sedie e banchetti senza il minino controllo, per non parlare poi di segnaletica o di servizi igienici, quest'ultimi rimasti incustoditi da vent'anni.

Ora una nuova normativa sembra abbattersi sul traffico chiudendo completamente il centro storico, penalizzando quella parte di città più periferica e soprattutto quei negozi considerati utili, per cui l'uso della macchina sarebbe invece necessario.

A tale scopo, ricordiamo all'Amministrazione che il centro storico in pochi mesi ha perso circa trenta attività e questi sistemi vessatori di sicuro non giovano al commercio, mentre nel piazzale della coop non esistono parchimetri e si concede al futuro centro commerciale di operare addirittura senza la certezza di una strada.

Quindi non vorremmo che l'Amministrazione applicasse una diversità di trattamento tra lo scalo e il centro storico, tanto meno che avallasse situazioni di assoluto privilegio nei confronti delle coop".

 

Pubblicato il: 03/11/2006

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