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Case popolari. No a Corbara, saranno costruite nel centro storico di Orvieto

E' questa la linea di Capoccia e, dice il segretario DS, della maggioranza. La polemica con il Consiglio di zona di Corbara si inasprisce
Interpellanza di Stefano Olimpieri

foto di copertina

ORVIETO - S'infiamma la polemica sul dietrofront dell'Amministrazione sulle case popolari di Corbara. "La zona era stata individuata soltanto dietro l'urgenza di bloccare il finanziamento" tuona il segretario dei Ds, Marino Capoccia in tutto e per tutto intenzionato a portare avanti la scelta, "avallata - tiene a precisare Capoccia - da un documento di maggioranza". "D'altro canto non c'è traccia nelle graduatorie di domande di case popolari a Corbara, mentre c'è un documento (l'aggiornamento delle linee di indirizzo del sindaco del giugno scorso) che parla chiaramente di ridensificazione del centro storico". Così Capoccia perora la causa degli alloggi popolari nel centro storico invece che nella frazione del Comune, col relativo finanziamento (1milione e 700mila euro) da stornare. Le case popolari a Corbara si dovrebbero trasformare, per il segretario della Quercia, in villette bifamiliari "più rispondenti alle esigenze della frazione - dice Capoccia - che diversamente vedrebbe arrivare 13 nuove famiglie e questo in un contesto che vive già grandi problemi di viabilità e non solo quelli". Il bando è in scadenza il prossimo 19 dicembre, i tempi dunque per non perdere il finanziamento (se non dovesse essere prorogato come richiesto dal Comune alla Regione) sono molto stretti. D'altro canto, nel frattempo, nell'ambito del primo incontro del tavolo permanente per la valorizzazione del patrimonio regionale sulla Rupe si sarebbe già parlato della possibile localizzazione delle case popolari nello stabile di via delle Pertiche, attuale sede della Comunità montana. "Una soluzione - afferma Capoccia - che centrerebbe il doppio obiettivo di ridensificare il centro storico e recuperare un complesso". Sull'intera questione aveva puntato fermamente i piedi il consiglio di zona guidato, per altro, da un esponente Ds. Per Trifici le motivazioni addotte non stanno in piedi. "Non vedo che ci stiano a fare i consigli di zona - afferma - se poi le decisioni le prende solo la politica"

Pubblicato il: 31/10/2006

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