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Don Sauro se n'è andato

Ieri i funerali, salutato dalla sua gente. Sarà don Marco Nunzi a reggere la parrocchia in attesa di un nuovo parroco

foto di copertina

ORVIETO - La vicinanza alla gente, la profonda fede e la personalità schietta. Sono questi i principali caratteri di monsignor Sauro Carletti che sono stati ricordati ieri ai suoi funerali in una chiesa gremita di gente.  La sua gente.  Quella della parrocchia, ma non solo: le persone che aveva conosciuto ed aiutato fino all'ultimo istante della sua vita, i parenti, i sacerdoti che lo hanno accompagnato nella sua lunga missione e molti amministratori e rappresentanze della città di Orvieto.  Alla cerimonia, officiata dal vescovo monsignor Giovanni Scanavino, ha preso la parola anche il sindaco Stefano Mocio che ne ha tratteggiato il profilo soprattutto umano.  Quello di "una figura molto presente nella popolosa parrocchia di Orvieto scalo".   

"Una persona - ha ricordato il sindaco - dal carattere brioso, propenso alla battuta, una personalità vivace e schietta, comunicativo, molto colto, scrittore e studioso".  Ma di don Carletti, per anni vicario della diocesi, il sindaco ha ricordato anche la "lunghissima collaborazione con l'amministrazione per lo sviluppo della scuola materna".  Il suo non tirarsi indietro mai nelle sfide più difficili con quell'autorevolezza che gli veniva dal non chiedere mai per se ma per gli altri.  "Basti pensare - ha ricordato Mocio - al restauro del complesso di Tordimonte ed alla realizzazione dell'oratorio".  

Al termine della cerimonia il feretro è stato tumulato nel cimitero di Ficulle, paese di cui monsignor Carletti, chiamato con affetto don Sauro dagli orvietani, era originario.  Sarà adesso don Marco Nunzi, parroco di Sferracavallo a guidare la parrocchia di Orvieto scalo in attesa che venga nominato un nuovo parroco.

Pubblicato il: 27/10/2006

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