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Concluse le indagini. Il falso ingegnere dovrà rispondere di un'ottantina di espisiodi

Ha truffato istituzioni pubbliche e privati.  Tutti pronti adesso a battere cassa coi risarcimenti

ORVIETO - E' stata notificata in questi giorni la conclusione delle indagini del filone principale dell'inchiesta che vede al centro il falso ingegnere, Igino Federici Orsini per reati di falso, truffa aggravata ai danni delle pubbliche amministrazioni, esercizio abusivo della professione e utilizzo di sigilli.  

Dopo la recente condanna ad un anno (pena sospesa) e 5mila euro di risarcimento all'Ordine degli ingegneri per lo stralcio dell'inchiesta relativa alla partecipazione al bando di gara per il progetto del parcheggio di via Roma (una goccia nel "mare magnum" dei faldoni della procura), il sedicente professionista si appresta a tornare in aula per rispondere stavolta della parte principale dei reati che gli vengono contestati.  Un'ottantina di episodi in quindici anni di carriera in cui il falso ingegnere, con tre esami sul libretto universitario, ha truffato istituzioni pubbliche e privati.  Tutti pronti adesso a battere cassa coi risarcimenti.  

A decorrere dalla notifica Orsini ha tempo adesso venti giorni se volesse eventualmente depositare una memoria o essere nuovamente interrogato. Al termine il gip fisserà l'udienza preliminare.  La vicenda venne a galla nel gennaio del 2005 su segnalazione del Comune di Orvieto.   

Pubblicato il: 25/10/2006

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